Dumping salariale: ora i "cinesi" siamo noi

Dumping salariale: ora i "cinesi" siamo noi

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Forse non ci siamo capiti. Su Repubblica di ieri c'è la notizia di un raddoppio del taglio del cuneo contributivo dallo 0.86 all'1.80. Misura buona da luglio a dicembre. Si pensa ad un taglio strutturale nella legge di bilancio a favore di lavoratori e imprese ma è tutto da definire. Il giornalista dichiara che se così fosse sarebbe una misura di "competitività" (per le imprese, ovviamente, e sul piano estero) del Paese.
 
Venerdì c'è stato un attacco alle banche italiane e allo spread.
 
Se continuasse a noi farebbe male, ma anche ai paesi dell'eurozona, per effetto di rinculo finanziario.
 
Quel che in Italia non si vuole capire è che la competitività, grazie a deflazione salariale e investimenti quasi nulli, si sta dimostrando da alcuni anni già efficace, lo si vede dalle performances della produzione industriale italiana in questi primi 4 mesi, che ha sovraperformato i tedeschi, i francesi e gli spagnoli.
 
Quel che si chiede alla classe dirigente italiana, e che non capisce, è quello di riallineare parzialmente i salari italiani alla media dell'eurozona, visto che c'è dumping salariale. Ma non lo capiscono. Si accusavano per decenni i cinesi di questo, ora i "cinesi" siamo noi. I soldi li devono cacciare gli industriali, pensano loro, non lo Stato, visto che c'è una massa finanziaria di 2500 miliardi di euro provenienti in questo decennio dai profitti industriali e commerciali, che non si riversa nell'economia, e prende il volo estero. Questo modello, che si seguita a portarlo avanti, come scrissi nel 2016 (riportato nel libro), ha fatto il suo tempo. C'è un'emigrazione giovanile di talenti che fa spavento e questi chiedono soldi allo Stato. Ma come si fa?

Sempre ieri, per finire, titolo in prima pagina su Il sole 24 Ore: "Trasporti al collasso, merci bloccate - Infrastrutture ferme, autisti introvabili, ferrovie saturate il sistema è travolto. Congelate le importazioni di materie prime e componenti, export in tilt". Ora capite un tasso di investimento bassissimo negli ultimi 30 anni cosa porta? Con il mercantilismo e il protezionismo fiscale in questi decenni si è puntato più a puntellare le imprese esportatrici, favorendo anche, con una legislazione del lavoro infame, la deflazione salariale.

Nel mentre le infrastrutture marcivano, al sud non se ne costruivano, i porti non erano collegati, la ferrovia alta velocità finiva a Salerno, l'area ionica manco considerata. In questi ultimi due anni, parola del segretario della Uil Bombardiero, lo Stato ha dato 170 miliardi alle imprese. Non si potevano spenderli per le infrastrutture? Marx diceva che la prima cosa fondamentale della produzione capitalistica è la velocità di circolazione, ai fini della valorizzazione, delle merci. Ora ci troviamo con un sistema in tilt, come in Usa.

Complimenti.
 
 
 
 
 

Pasquale Cicalese

Pasquale Cicalese

 

Economista. Ha aperto un canale telegram: pianocontromercato
 
 

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Le "non persone" di Gaza di Paolo Desogus Le "non persone" di Gaza

Le "non persone" di Gaza

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez di Fabrizio Verde Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez di Geraldina Colotti Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn di Giorgio Cremaschi Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio di Marinella Mondaini Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

La mannaia dell'austerity di Giuseppe Giannini La mannaia dell'austerity

La mannaia dell'austerity

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin di Antonio Di Siena Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura di Michelangelo Severgnini 20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’  di Andrea Puccio LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute di Giuseppe Masala La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa" di Paolo Arigotti La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"? di Michele Blanco Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

 Gaza. La scorta mediatica  Gaza. La scorta mediatica

Gaza. La scorta mediatica

Il Moribondo contro il Nascente Il Moribondo contro il Nascente

Il Moribondo contro il Nascente

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti