Ecco perché la Fed non alzerà i tassi (a meno di non far saltare il sistema finanziario). Paolo Cardenà

Ecco perché la Fed non alzerà i tassi (a meno di non far saltare il sistema finanziario). Paolo Cardenà

Ogni aumento dell'1% dei tassi d'interesse si traduce in 150/175 miliardi di dollari in più del debito Usa

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Da Vincitori e Vinti
di Paolo Cardenà

Oggi, il focus principale dei mercati è tutto sulla Fed e sul fatto se dichiarerà  che alzerà i tassi dopo "un  periodo di tempo considerevole", oppure meno .  La realtà è che la Fed non può  alzare i tassi nemmeno lontanamente, perché, se così fosse, farebbe saltare in aria il sistema finanziario.
 
Attualmente, gli Stati Uniti hanno oltre 17 mila miliardi di dollari di debito. Il quale debito  non verrò mai ripagato. Questo non significa che sono falliti, altrimenti non si spiegherebbe come  abbiano collocato  oltre   un trilione di dollari  di  nuovo debito negli ultimi 2/3 mesi. Significa semplicemente che non hanno (e non avranno) i  soldi per pagare il debito che arriverà a scadenza.
 
Come tutti gli altri stati (o quasi) che non hanno soldi per ripagare il debito in scadenza, non possono fare altro che collocare nuovo debito per ripagare il debito vecchio.
Questo è il motivo per cui la Fed e gli Usa hanno bisogno di tassi di interesse più bassi possibile. Qualsiasi aumento significherebbe dover aumentare il debito rischiando di precipitare gli Stati Uniti in una spirale di debito che li trascinerebbe verso il fallimento (evitate il pippone che posso stampare ad oltranza, please). 
 
In effetti, ogni aumento dell'1% dei tassi d'interesse si traduce in 150/175 miliardi di dollari in più all'anno da destinare al pagamento degli interessi sul debito degli Stati Uniti.
Per cui la Fed e gli Usa hanno la necessità di mantenere i tassi bassi. E devono poterlo fare usando un linguaggio idoneo a convincere i mercati che la FED non è con le spalle al muro e  ha a disposizione altre possibilità in materia di tassi e, più in generale, di politica monetaria; anche se la realtà è diversa. Ecco spiegato il significato dell'espressione "dopo un tempo considerevole", che in realtà è uno stratagemma per non compromettere la credibilità della FED.
 
Ma non finisce qui.
 
Attualmente le banche statunitensi sono sedute su oltre 236.000 miliardi dollari di derivati.
Di questi, l'81% (191 trilioni) si basano sui tassi di interesse.
In altre parole, attualmente le banche statunitensi hanno scommesso un importo pari ad oltre  il 1.100% del PIL degli Stati Uniti sui tassi di interesse.
 
Indovinate quali sono le banche esposte in derivati?
JP Morgan, Citigroup, Goldman Sachs, Bank of America e altra roba simile.
 
Che poi sarebbero le stesse banche che sono state salvate dalla stessa FED tra il 2008 e il 2009, successivamente allo scoppio della crisi, dopo che avevano posto  in essere le stesse pratiche di cui abbiamo appena accennato.
Quali sono le probabilità che la Fed, a breve, alzerà i tassi in modo significativo rischiando di far saltare in aria tutto il sistema? Vicine allo zero, direi.
 
Lasciate perdere il linguaggio della FED e delle altre banche centrali. Tutto si fonda sull'illusione. E' l'epoca della bolla più grande che la storia ricordi. Almeno fino a quando non scoppierà.

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