Fino a dove si spingerà Kim?
Non da escludere un attacco senza preavviso da parte del regime nord coreano
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Il direttore della National Intelligence americana, James Clapper, non esclude la possibilità di attacchi senza preavviso da parte del regime di Kim Jong-Un. Le dichiarazioni avvengono in una fase di crescente tensioni nella penisola coreana. Dopo aver confermato mercoledì l'annullamento dell'armistizio del 1953 ed annunciato come il prossimo passo sia una ritorsione “senza pietà” contro i suoi nemici, il leader del regime di Pyongyang, Kim Jong-un, ha presieduto personalmente giovedì ad una esercitazione militare di cannoneggiamento con proiettili veri verso le isole di Yeonpyeong e di Baenlyeong, per elevare le effettive capacità di combattimento dell'artiglieria verso le due isole della Corea del Sud.
Il regime di Pyongyang ha alzato i toni della contesa dopo che la Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno iniziato lunedì le esercitazioni militari congiunte con il nome “Key Resolve”, considerate una "provocazione" e di un piano per "una vera e propria invasione". E dopo che gli Stati Uniti e le Nazioni Unite hanno inasprito le sanzioni contro il regime nordcoreano, in seguito al terzo test nucleare del 12 febbraio scorso.
Da giorni la Corea del Nord minaccia ritorsioni nucleari contro Washington e Seul. Dato che la guerra di Corea del 1953 si è conclusa con un armistizio e non con una pace, i due paesi sono rimasti tecnicamente in guerra. Annullare la cessazione delle ostilità apre teoricamente il via alle operazioni militari. Il rischio di una guerra nucleare nella penisola coreana cresce per l'imprevedibilità di azione del regime di Kim-Yong Un.