Gaza, Hamas accetta l'accordo proposto dai mediatori con Israele

2314
Gaza, Hamas accetta l'accordo proposto dai mediatori con Israele

 

 

Il Movimento di Resistenza Islamica Hamas ha informato i mediatori di aver accettato una proposta di scambio di prigionieri e un accordo di cessate il fuoco con l'occupazione israeliana, ha annunciato , poche ore fa, l'Ufficio stampa del movimento. 

La notizia dell’accordo è stata confermata da un alto funzionario della Resistenza Palestinese che ha dichiarato ad Al Mayadeen: "I mediatori e Hamas hanno raggiunto una nuova, stretta formula che porterebbe ad un cessate il fuoco, superando così questo dilemma".

"Hamas è stato estremamente flessibile nel raggiungere un accordo, e ora la palla passa nel campo di Israele", ha spiegato la fonte.

Nel suo comunicato, la fazione della Resistenza ha annunciato che il capo dell'Ufficio Politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha avuto un colloquio telefonico con il Primo Ministro del Qatar, Mohammad bin Rahman al-Thani, e il Direttore dell'Intelligence egiziana, Ministro Abbas Kamel, informando che il movimento ha accettato "la loro proposta di cessate il fuoco". 

La proposta di cessate il fuoco comprende tre fasi, compreso il cessate il fuoco permanente

Alcune fonti hanno precisato ad Al Jazeera che la proposta egiziano-qatariana accettata da Hamas includerebbe tre fasi, ciascuna della durata di 42 giorni.

Nella prima fase inizierebbe una tregua, insieme al ritiro israeliano dal corridoio Netzarim che Israele utilizza per dividere il nord e il sud di Gaza.

Una seconda fase includerebbe l’approvazione di una cessazione permanente delle operazioni militari e ostili e il ritiro completo delle forze israeliane da Gaza.

La proposta comprende anche una disposizione che approva la fine del blocco di Gaza nella terza fase.

L'annuncio di Hamas significa un accordo definitivo?

“Era chiaro che qualcosa di importante si stava sviluppando nei colloqui per il cessate il fuoco dopo che il capo della CIA William Burns si era recato a Doha domenica, ma i dettagli sono fondamentali”, secondo il noto corrispondente Hashem Ahelbarra di Al Jazeera.

“Sappiamo che questo è un piano graduale. Sappiamo che si basa su uno scambio di prigionieri e prigionieri come parte di un cessate il fuoco, seguito dalla seconda parte, compreso un altro scambio. La fase tre riguarderà maggiormente la ricostruzione [di Gaza]”, ha affermato.

“Hamas ha insistito fino a ieri sera che avrebbe accettato un accordo solo nel caso di una forte garanzia, soprattutto da parte degli americani e dei mediatori, per un cessate il fuoco permanente”.

Alhelbarra ha precisato che non è ancora chiaro quali termini esatti Hamas abbia accettato, o se abbia fatto l'annuncio per vedere se Israele seguirà l'esempio.

“Penso che dovremo dedicare le prossime ore per capire esattamente cosa significa Hamas. Vuol dire che hanno ottenuto forti garanzie dai mediatori – soprattutto dal Qatar e dagli egiziani – che non appena diranno sì, durante le tre fasi dell’accordo non ci sarà alcuna violazione del cessate il fuoco? Non lo sappiamo ancora.”

“Per me, un segnale forte è quando il Qatar uscirà allo scoperto e dirà pubblicamente che c’è un accordo”, ha concluso

Nessuna risposta ancora da Israele

A tal proposito, un funzionario di Hamas ha ricordari che “la palla [è] ora nel campo di Israele”, ed è qui che si trova ora la proposta di cessate il fuoco, senza ancora alcuna risposta da parte del governo israeliano.

Nei giorni scorsi Israele aveva sottolineato di non essere sulla stessa lunghezza d'onda di Hamas riguardo all'accordo, e aveva invece chiarito che intendeva invadere Rafah, nel sud di Gaza.

Non a caso, alla notizia dell’annuncio di Hamas, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, ha dichiarato: “C’è solo una risposta ai trucchi e ai giochi di Hamas: un ordine immediato di conquistare Rafah, aumentare la pressione militare e continuare a schiacciare Hamas fino alla sua completa sconfitta”.

E mentre i palestinesi festeggiano spontaneamente per le strade di Gaza, tutto ora dipende da quale sarà la risposta di Israele.

---------------

L'AntiDiplomatico e LAD edizioni sono impegnati a sostenere l'associazione "Gazzella", in prima linea nel sostegno della popolazione di Gaza. 

Con l'acquisto di "Il Racconto di Suaad" (Edizioni Q - LAD edizioni) dal nostro portale, finanzierete le attività di "Gazzella".

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

I metodi mafiosi e i servi sciocchi di Michele Blanco I metodi mafiosi e i servi sciocchi

I metodi mafiosi e i servi sciocchi

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti