Gaza: la teoria dell'oppressore, la verità degli oppressi

Gaza: la teoria dell'oppressore, la verità degli oppressi

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Mentre Ravina Shmadasani, portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, tuona che "l'imposizione di assedio totale che metta in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è proibita dal diritto internazionale umanitario", qui in Italia si va in tutt'altra direzione.

Per esempio, tra coloro sempre in prima fila a ribadire i diritti umani dei migranti, ci sono più d'uno che in questi giorni intendono spiegarci come assediare una città e un lembo di terra, ridurre i suoi abitanti alla fame come "animali umani" e giocare con loro al tiro al piccione, dopo tutto, non è detto che sia una violazione dei diritti umani in sé.

Sappiamo che il portafogli trabocchi in queste persone più dell'amore per il prossimo che hanno in cuore, tant'è vero che il meccanismo del fumo degli occhi è sempre lo stesso: c'è sempre uno studio, un manuale, un saggio, un qualche strumento pagato su commissione pronto a sostenere la tesi gradita al committente.

E sulla base di un fogliaccio della Chatham House (ennesimo istituto britannico di egemonia politica), il ricercatore Matteo Villa conclude che l'assedio è buono e giusto (nel caso il paper "Sieges, the Law and Protecting Civilians" ve lo cercate da soli).

Le Nazioni Unite? Vanno superate.

I diritti umani? Vanno interpretati.

Nel frattempo continuo a dialogare con persone a Gaza sotto assedio. Qui sotto la conversazione di ieri sera.

E se quella è la teoria dell'oppressore, questa è la verità degli oppressi.


<<-(I soldati israeliani) Stanno aspettando al confine.
- Cosa dice la gente laggiù? Pensano che l'IDF possa invadere la striscia?
- Non ci sono ancora notizie in merito. Non sono sicuri che ci siano ancora uomini armati (di Hamas) dietro le loro spalle.
- Vuoi dire che non sono sicuri che Hamas sia in grado di respingere l'IDF?
- Non sono sicuri che Hamas sia ancora in territorio israeliano.
- Giusto.
- Sono vicino al collasso mentale. Non riesco a dormire. Bombardamenti senza sosta. Quando finirà tutto questo?
- Tieni duro. Vorrei poter dire qualcosa per farti sentire meglio. Cerca di vedere la situazione dal futuro. Tra 10 anni ti guarderai indietro e non riuscirai a crederci.
- Stanno prendendo di mira i quartieri uno per uno. Li stanno distruggendo completamente. Non sappiamo quando sarà il nostro turno. Questo è un genocidio
- Vuoi dire che stanno prendendo di mira le aree urbane una per una....
- Si. Intere strade sono macerie.
- C’è qualche sistema di difesa che funziona?
- Le persone sotto le loro case distrutte e le strade distrutte non possono uscire.
- A che piano sei?
- Al primo
- Edificio alto?
- No, solo un piano.
- Come è andata con il cibo e l'acqua oggi?
- Siamo riusciti a procurarcene un po' il primo giorno. Ma in generale migliaia di persone soffrono.
- I loro piani militari passano sopra l'inevitabile uccisione di migliaia di persone. Questo è terrorismo.
- E gli altri li sostengono. Non gli importa, lo considerano un successo. L'America li sostiene. Nessuno è al nostro fianco.
- Stiamo lottando con i nostri media per non farci sopraffare dalla propaganda.
- È solo che sembra brutto da tutti i punti di vista. Non vedo come finirà.
- So che non è come essere in prima linea come voi, ma la vostra lotta è la nostra. Una curiosità. Qui in Italia, anche tra chi sostiene i palestinesi, si dice che Hamas abbia esagerato, senza poter evitare le conseguenze della sua operazione. Qual è l'opinione della gente lì, in questo momento? E qual è la sua?
- La vita non era molto bella prima. Nessun futuro. Nessun lavoro. Popolazione schiacciata in un'area piccola. Non vedo alcun futuro nel vivere a Gaza. Avevo intenzione di viaggiare dopo aver terminato gli studi. Non mi è mai piaciuto Hamas. Non mi è mai piaciuta la loro politica. Questa è la prima volta che vedo Hamas fare qualcosa. Ha fatto sì che tutto il mondo ci guardasse. Siamo stati ignorati in una brutta situazione. Nessuno sapeva della nostra esistenza
- Capisco il tuo punto di vista. Cosa dice la gente in generale di questa operazione? Sono stato in Palestina e ho anche amici palestinesi in Libano e in Siria, dove li ho visitati...
- È divisa, alcuni appoggiano, altri sono confusi e ora ne pagano il prezzo. Non mi piace Gaza. Spero di finire gli studi e di andarmene.
- È insopportabile, certo. C'è una preparazione in corso per eventuali combattimenti per strada?
- Israele non invaderà mai.
- Voglio dire, come comunicano le autorità locali con voi? Attraverso Internet, le stazioni radio?
- Quale autorità?
- Nessun suggerimento su come gestire questa situazione difficile e pericolosa?
- Non possono fare nulla. Ognuno per sé. Nessun rifugio. Aspettiamo nelle nostre case.
- L’ospedale è stato colpito. Allora, c'è qualche pronto soccorso che funziona?
- Studiavo all'ospedale di Shifaa prima di questo conflitto. Lasciate che ve lo dica. Non c'era un posto vuoto nell'ospedale. Dimettevano qualcuno per farne entrare un altro. Immaginate cosa è successo dopo l'attacco. Persone una sopra l’altra.
- Capisco.
- Forniscono il primo soccorso in tende fuori dall’ospedale.
- Puoi registrare l'audio dei missili, se purtroppo c'è qualche caduta?
- È tutto improvviso. Sento il terreno muoversi sotto di me. Non c'è registrazione come vivere il momento. È un suono che ti strappa il cuore.
- Perché pensi che abbiano chiuso il valico di Rafah?
- Per soffocarci a morte.
- Qual è il senso di tutto questo? Non riesco a capire.
- Odio. Il popolo di Israele ha chiesto al suo ministro di spianare Gaza. E sono stati contenti di quello che è successo. Lo sostengono. La loro missione è stata fin dall'inizio quella di spianare Gaza. L'America ha approvato. E minaccia chiunque voglia aiutare.
- Quindi vuoi dire che in qualche modo questa operazione di Hamas si adattava ai loro piani?
- Ha dato loro luce verde per farlo. Uno dei loro leader ha detto: "Spero di svegliarmi e vedere che il mare abbia inghiottito Gaza”. Noi li odiamo, loro ci odiano. Nessuno può cambiare le cose.
- Allora, perché Hamas lo ha fatto? Non è una questione etica. Per me è una questione militare. Se non si possono evitare le conseguenze, qual è il vantaggio? Spingere qualche altro Paese a intervenire in loro difesa?
- Non ho idea del perché Hamas l'abbia fatto. Non lo so.
- Oggi in Italia c'è stato un dibattito. Alcuni sostenevano che in certe circostanze è legittimo assediare un popolo. Alcuni di noi sono rimasti scioccati da ciò che stanno cercando di sostenere anche qui nel mio Paese. Non c'è più un significato nelle parole.
- La pressione e l'ambiente disumano hanno creato l'esplosione. Israele ci vede come animali e la vita del nostro popolo non ha importanza.
- Giusto. Ho sentito queste parole. La cosa divertente è che coloro che in Europa parlano sempre di diritti umani ora sono quelli che cercano di spiegare che in certe circostanze è legittimo assediare un popolo.
- Molto divertente. Due pesi e due misure. Sostengono sempre chi ha più potere. I diritti umani sono solo per i media.
- Esattamente. L'Europa è una barzelletta nella storia dell'umanità. Saremo ricordati come coloro che hanno inventato i doppi standard, non i diritti umani.
- Probabilmente in paradiso non ci sono tutte queste stronzate in cui viviamo.
- Giusto. Ma tutto questo avrà una fine. Questo è certo. Lo sappiamo dalla storia. I poteri vanno e vengono>>.

Michelangelo Severgnini

Michelangelo Severgnini

Regista indipendente, esperto di Medioriente e Nord Africa, musicista. Ha vissuto per un decennio a Istanbul. Ora dalle sponde siciliane anima il progetto "Exodus" in contatto con centinaia di persone in Libia. Di prossima uscita il film "L'Urlo"

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