Gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di ritirare le armi nucleari dall'Europa

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Gli Stati Uniti sono pronti a discutere con la Russia qualsiasi questione di reciproco interesse, ma non intendono ritirare le loro armi nucleari dagli stati europei, ha dichiarato l'inviato speciale degli Stati Uniti per il controllo degli armamenti Marshall Billingslea al quotidiano russo Kommersant in un'intervista pubblicata oggi.
 
Billingslea ha anche affermato che gli Stati Uniti erano pronti a discutere la questione dei sistemi di difesa missilistica con la Russia, ma quest'ultima non aveva avanzato alcuna proposta al riguardo. Allo stesso tempo, l'inviato speciale ha sottolineato che il suo paese non introdurrà alcuna restrizione per quanto riguarda la difesa missilistica.
 
Secondo l'inviato statunitense, Mosca sta chiaramente lavorando per costruire il suo arsenale nucleare e Washington è particolarmente preoccupata per i sistemi di armi nucleari a corto raggio della Russia.
 
Billingslea, inoltre, ha annunciato che il suo paese propone a Mosca di estendere lo START III (Trattato di riduzione delle armi strategiche) per un periodo inferiore a cinque anni, specificando che la scadenza esatta dipenderà dalla flessibilità della parte russa.
L'inviato USA ha precisato che Washington accetterà di estendere il trattato solo se i presidenti di entrambi i paesi adotteranno una sorta di memorandum nei prossimi mesi che descriva lo schema del trattato che sostituirà START.
 
Secondo gli Stati Uniti, il futuro accordo dovrebbe essere trilaterale e includere la Cina, sebbene Washington non veda la necessità di includere Francia e Regno Unito, come proposto dalla Russia, poiché ritiene che questi paesi non stiano accumulando arsenali nucleari, mentre Pechino li sta "sviluppando e schierando attivamente" questo tipo di armi.
 
 

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