I media aziendali sono più inutili che mai

I media aziendali sono più inutili che mai

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 
Invece di concentrare la loro energia giornalistica sull'insicurezza economica che affligge tanti cittadini americani, i media corporativi sono completamente ossessionati dalle teorie della cospirazione che riguardano la Russia e le trame di colpi di stato interni, scrive Michael Krieger sul suo blog. Invece di guardarsi allo specchio e ammettere che i loro innumerevoli errori e la propaganda a cui si sono prestati ha condotto a molteplici disastri umanitari nel corso degli ultimi due decenni, i media mainstream di proprietà oligarchica insistono con la narrazione che Trump è alla radice dei nostri problemi. perché i media mainstream non sono in realtà preoccupati per lo stato della macchina amministrativa di Washington, semplicemente non vogliono che Trump ne sia alla guida

L'articolo di questo fine settimana di Nicholas Kristof del New York Times rappresenta una sorta di uscita allo scoperto per i media corporativi che dimostra perfettamente quanto siano scollegati e inutili. E l'assurdità è che queste organizzazioni di media, di proprietà di miliardari o giganti conglomerati aziendali, stanno giocando la vittima in tutto questo, quando sono stati i primi ad abusare del mondo per tutto il 21 ° secolo.

Si può essere uno strenuo difensore della libera stampa e al tempo stesso sottolineare che i media corporativi hanno fallito. Questa è la posizione di Krieger, e l'elezione di Trump non l'ha cambiata. La manciata di aziende e miliardari che controllano la stampa mainstream non = "la stampa." Loro (e lo statoprofondo) stanno attualmente cercando di convincere il pubblico che sono gli unici in piedi tra voi e il fascismo. 

I media corporativi sono responsabili della creazione della presidenza imperiale. Ora questi stessi ciarlatani stanno fingendo di spegnere un incendio che essi stessi hanno appiccato e vogliono essere celebrati per essere così coraggiosi.  

 Con questa introduzione   diamo uno sguardo ad alcuni estratti dell'esplicito pezzo di questo scorso fine settimana del New York Times, dal titolo abbastanza sfacciato,  Come possiamo sbarazzarci di Trump?

Forse le cose si sistemeranno. Ma ciò che colpisce di Trump non è solo la disfunzione della sua amministrazione, ma anche le - vigorosamente negate - accuse che la squadra di Trump potrebbe aver collaborato con Vladimir Putin per "rubare" le elezioni. Cosa c'è di diverso è l'ampia preoccupazione che Trump: A) non sia idoneo per la carica, e B) sia pericolosamente instabile.  

Quindi cerchiamo di indagare: C'è un modo per uscirne?

Trump ha ancora un significativo sostegno politico, così gli ostacoli sono giganteschi. Ma il modo più pulito e più rapido per rimuovere un presidente è previsto dalla sezione 4 dell'emendamento 25  e non è mai stato tentato.  


L'autore fa riferimento all'applicazione della Sezione 4 del 25° Emendamento (mai utilizzato nella storia Usa), che prevede il passaggio di poteri al Vice-Presidente con voto ai due terzi di entrambe le Camere, nel caso in cui il Presidente venisse considerato non in grado di proseguire il mandato per incapacità fisiche o instabilità mentale.  

L’editorialista del NYT prosegue spiegando che il modo più noto per sbarazzarsi di un presidente è l'Impeachment ma riconosce che oggi non ci sono le condizioni al Congresso e al Senato per immaginare un voto di impeachment. “Si tratta di una fantasia liberal”, scrive Kristof. "Inoltre, impeachment e il processo al Senato potrebbero trascinarsi per mesi, paralizzando l'America e lasciando Trump in carica con il dito sul grilletto nucleare."

Nella mente di Kristof, un grave inconveniente per perseguire l'impeachment è che non permetterebbe di sbarazzarsi di Trump abbastanza velocemente. Questa è davvero un giornale di cui il pubblico può fidarsi per leggere dei problemi del paese in modo equo?

 Infine, ecco come Kristoff termina la sua richiesta patetica di rovesciare Trump.

E cosa dire di una presidenza che, dopo appena un mese, ci fa già discutere se può essere terminata in anticipo?

"Ci fa discutere"?  . Sei Tu e i tuoi colleghi dei media, replica Krieger. Il che porta alla aspetto più irritante di quanto sta accadendo nel discorso americano di oggi. Cosa dovrebbe fare chi non ama Trump e ancor meno i grandi media ?

Questa è la posizione scomoda in cui si ritrovano milioni di americani. Trump lo ha capito ed è il motivo per cui  continua con i suoi attacchi incessanti alla stampa aziendale. I giornalisti dovrebbero essere antagonisti del potere in generale, non scegliere quali potenti sfidare in base all' ideologia politica.  Ancora una volta, i grandi media stanno rivelando la loro inutilità, prendendo di mira l'uomo e non il disastro sistemico che è il sistema oligarchico nel quale si sono trasformati gli Stati Uniti.

"Brigata ebraica": la storia e la propaganda attuale di Paolo Desogus "Brigata ebraica": la storia e la propaganda attuale

"Brigata ebraica": la storia e la propaganda attuale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda di Pasquale Cicalese Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti