Il discorso di Maduro al Venezuela: «Il 2020 anno della stabilità»

4713
Il discorso di Maduro al Venezuela: «Il 2020 anno della stabilità»

 

Nel suo discorso di fine anno il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha esortato il popolo a realizzare un profondo cambiamento per affrontare per affrontare la meglio le sfide che lo attendono nel 2020 e consolidare così la pace e la stabilità economica, politica e sociale del paese. «Il 2020 è un anno per consolidare i progetti. Un anno di sfide elettorali, culturali, sociali, economiche, morali e spirituali. Un anno 2020, per la stabilità in tutte le dimensioni della vita sociale, politica, militare, economica del nostro paese. Lo meritiamo e quindi dobbiamo decretarlo dai nostri cuori di autentici patrioti e venezuelani. Nel 2020 chiedo un profondo cambiamento in tutto ciò che deve essere cambiato», ha dichiarato il capo dello Stato dal Palazzo Miraflores di Caracas.

 

 

L’anno nuovo sarà segnato dal recupero economico assicura Maduro, che spiega come asse portante sarà la criptomoneta Petro, che già dal 2019 ha permesso al paese di poter far fronte agli assalti statunitensi portati attraverso un illegale e criminale blocco economico, finanziario e commerciale che ha l’obiettivo di stritolare il Venezuela. 

 

 

A questo proposito, ha ricordato che l’anno appena terminato è stato segnato da una grande lotta per la sovranità e l'indipendenza venezuelana, fortemente attaccata da gennaio dall'amministrazione di Donald Trump e da diversi paesi del continente, schierati a sostegno dell'autoproclamato «presidente incaricato» Juan Guaidó, presidente dell'Assemblea Nazionale che si trova in stato di ‘desacato’, ribellione e oltraggio, dal 2016. 

 

 

«Ciò che è accaduto tra gennaio e febbraio ha chiarito ogni dubbio al riguardo: con il coraggio mostrato da questo popolo prima delle volgari minacce contro la Repubblica, nuove pagine gloriose sono state aggiunte al concetto di patriottismo. Oggi, con poche eccezioni, venezuelane e venezuelani ripudiano qualsiasi forma di tutela o domini stranieri», ha affermato il presidente venezuelano.

 

«Il mondo ha visto con più ammirazione che stupore, la temperanza del carattere nazionale di un popolo in piedi, ribelle e orgoglioso della sua storia. Ed è pienamente dimostrato che se ci sono differenze tra venezuelane e venezuelani a causa del potere politico del paese, sarà tra i venezuelani stessi, perché non c'è nulla che non possa essere risolto tra fratelli, cioè tra uomini e donne liberi. Questa è una lezione che abbiamo dato al mondo in momenti davvero delicati, ma soprattutto è un apprendistato per noi stessi», ha aggiunto durante il suo intervento.

 

Il presidente ha inoltre ricordato gli attacchi subiti dal Sistema Eléctrico Nacional (SEN), portati dalla Colombia, con il supporto degli Stati Uniti; così come i diversi tentativi di colpo di Stato contro la democrazia venezuelana promossi da settori di destra, sottolineando i fatti registrati il ??30 aprile.

 

Tuttavia, ha posto in evidenza la volontà dei settori dell'opposizione di unirsi a un grande dialogo nazionale al fine di costruire le basi per una convivenza pacifica nel paese. 

 

«Il 2019 ci ha messo tutti alla prova, al punto di produrre spazi comuni tra coloro che si riconoscono come avversari nelle idee. Dopo 600 appelli che ho fatto al dialogo, questa attitudine sta pagando. Sai, compatriota, che davanti a ogni azione estremista siamo stati magnanimi - come corrisponde a un governo degno la cui priorità e significato è il benessere del suo popolo. Invece di cercare vendetta, abbiamo invitato alla convivenza, abbiamo spianato la strada per un ritorno alla politica. E finalmente abbiamo ricevuto ascolto sull’altra sponda». 

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

L'affarismo politico-militare fa saltare le regole democratiche di Giuseppe Giannini L'affarismo politico-militare fa saltare le regole democratiche

L'affarismo politico-militare fa saltare le regole democratiche

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Incredibile ma ancora aumentano le disuguaglianze di Michele Blanco Incredibile ma ancora aumentano le disuguaglianze

Incredibile ma ancora aumentano le disuguaglianze

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti