Il governo golpista della Bolivia aumenta i fondi per la repressione

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La presidente de facto della Bolivia, Jeanine Áñez, ha decretato un aumento di bilancio di circa 5 milioni 038 mila 126 dollari, per le forze armate (FF.AA.) per aumentare il livello di repressione contro i manifestanti che esigono elezioni generali e il ripristino del filo costituzionale interrotto con il golpe che ha rovesciato il governo di Evo Morales costringendolo a riparare in Messico. 

 

"Il Ministero dell'Economia e delle Finanze pubbliche è autorizzato attraverso il Ministero del Tesoro generale della Nazione -TGN-, a realizzare la dotazione di bilancio di risorse aggiuntive per un importo di Bs. 34.796.098, a favore del Ministero della Difesa, destinato ad attrezzature per le forze armate", indica il decreto di Áñez.

 

Intanto in Bolivia continuano massicce manifestazioni di organizzazioni indigene che chiedono le dimissioni di Áñez e chiedono nuove elezioni generali. Inoltre diversi contingenti sono arrivati a Plaza Murillo (La Paz), dove hanno espresso il loro sdegno per l'ondata fascista che ha appiccato le fiamme alla casa di Evo Morales e diversi esponenti del Movimento per il Socialismo (MAS) e la bandiera Whipala che rappresenta la lotta ancestrale dei popoli. 

 

I parlamentari della MAS hanno riferito che una sessione programmata nella Camera dei Deputati per martedì prossimo è rinviata, a causa della mancanza di accordo con gli oppositori sull'avanzamento delle elezioni generali. Tuttavia, il Senato terrà una plenaria per discutere di questioni di politica sociale.

 

Da quando il colpo di Stato è stato perpetrato contro il presidente Evo Morales, il paese soffre di destabilizzazione istituzionale e repressione militare.

 

Adesso il governo golpista vuole inasprire una repressione già feroce con l’aumento dei fondi alle forze armate e una legge che vuole concedere carta bianca a polizia ed esercito per la repressione delle proteste popolari. Insomma, licenza di uccidere. 

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