Il ministro della difesa tedesco al FT: "le truppe tedesche pronte ad uccidere soldati russi"
Per il rappresentante del governo di Berlino le truppe tedesche sarebbero pronte a uccidere soldati russi in caso di un attacco ad un paese NATO
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha lanciato un duro avvertimento alla Russia, affermando senza mezzi termini che le truppe tedesche sono pronte a uccidere soldati russi in caso di attacco a un paese NATO. In un'intervista al Financial Times, Pistorius ha spiegato che i militari tedeschi attualmente dispiegati in Lituania come parte della missione NATO "sanno esattamente qual è il loro compito" e non esiterebbero a usare la forza letale se necessario. "Se la deterrenza non funziona e la Russia attacca, succederà? Sì", ha dichiarato il ministro, aggiungendo che ogni eventuale dialogo con Mosca potrà avvenire solo "da una posizione di forza".
Mosca ha immediatamente respinto queste dichiarazioni come "assurde" e "allarmistiche". Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha accusato i leader occidentali di creare artificialmente un "mostro della Russia" per giustificare l'aumento delle spese militari, riferendosi in particolare alla proposta di portare i bilanci della difesa NATO al 5% del PIL. Peskov ha anche attaccato direttamente il cancelliere tedesco Friedrich Merz, definendolo "un feroce sostenitore del confronto con la Russia" impegnato a "mobilitare aggressivamente l'Europa" contro Mosca.
Nel frattempo, la Germania sta accelerando il suo riarmo in modo preoccupante. Oltre al già annunciato aumento del budget militare, Berlino sta seriamente valutando il ripristino della coscrizione obbligatoria per far fronte alla carenza di volontari. Fonti del ministero della Difesa rivelano che sono in corso piani per potenziare rapidamente l'esercito con nuove reclute e armamenti avanzati. Questa escalation militare tedesca, unita al continuo invio di armi all'Ucraina e al dispiegamento di truppe ai confini con la Russia, sta spingendo l'Unione Europea sempre più vicina a un pericoloso confronto diretto con Mosca. Molti analisti avvertono che queste mosse aggressive, mascherate da "deterrenza", stanno in realtà creando le condizioni per un potenziale conflitto su vasta scala che nessuno sembra davvero volere ma che le azioni della NATO stanno rendendo inevitabile.