India: al via il processo per lo stupro di Delhi
I cinque accusati saranno posti al giudizio di un tribunale speciale con un rito abbreviato
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Il processo alle cinque persone accusate dello stupro di massa della studentessa di medicina del 16 dicembre scorso si è aperto lunedì a Nuova Delhi. Un sesto accusato minorenne sarà processato da un tribunale minorile.
La Corte Suprema ha accolto la decisione di trasferire il caso da una corte distrettuale ad un tribunale speciale, che possa garantire un rito speciale e abbreviato per fornire una sentenza in tempi rapidi ed aggirare la notoria lentezza della giustizia indiana. L'avvocato VK Anand, che rappresenta uno degli accusati, Ram Singh, ha inviato una petizione alla Corte suprema per chiedere il trasferimento fuori dalla capitale. Anand ha dichiarato ad Afp come l'attenzione mediatica sul processo rischia di compromettere la sua legittimità ed il rispetto degli standard minimi di garanzia processuali. Il procuratore capo Rajiv Mohan, che guiderà l'accusa contro chiederà la pena di morte per i cinque, ha dichiarato di avere prove a sufficienza per dimostrare la colpevolezza degli accusati.
La Corte Suprema ha accolto la decisione di trasferire il caso da una corte distrettuale ad un tribunale speciale, che possa garantire un rito speciale e abbreviato per fornire una sentenza in tempi rapidi ed aggirare la notoria lentezza della giustizia indiana. L'avvocato VK Anand, che rappresenta uno degli accusati, Ram Singh, ha inviato una petizione alla Corte suprema per chiedere il trasferimento fuori dalla capitale. Anand ha dichiarato ad Afp come l'attenzione mediatica sul processo rischia di compromettere la sua legittimità ed il rispetto degli standard minimi di garanzia processuali. Il procuratore capo Rajiv Mohan, che guiderà l'accusa contro chiederà la pena di morte per i cinque, ha dichiarato di avere prove a sufficienza per dimostrare la colpevolezza degli accusati.
Le violenze sessuali contro le donne continuano ad essere al centro del dibattito in India. L'omicidio e stupro del 16 dicembre scorso della studentessa di medicina di 23 anni che ha sconvolto il paese e generato una serie di proteste che hanno costretto il governo a prevedere una nuova legislazione contro i reati sessuali. Sonia Gandhi, presidente del partito del Congresso e politico più importante del paese, ha condannato in un discorso di domenica i comportamenti sociali che conducono a questi crimini. “Non possiamo tollerare questi atti socialmente vergognosi che conducono ad atrocità inspiegabili su donne e bambini. Ogni donna nel paese ha il diritto fondamentale di sentirsi sicura”, ha affermato Gandhi.