La censura dei colossi social Usa arriva ormai a livelli parossistici. Che un’azienda privata attraverso i suoi algoritmi decida quello che possiate o non possiate leggere distrugge il vostro diritto di informazione. Che quegli stessi colossi Usa decidano arrivano a pretendere per se il diritto di stabilire cosa sia falso o vero su analisi del tutto arbitrarie va oltre il regime totalitario.
Accade ieri che un noto comico statunitense ha l’ardire di mettere un meme su Istagram su una legge penale di Biden del 1994 che ha portato più volte il neo presidente eletto a scusarsi pubblicamente.
Il meme politico, caricato mercoledì da Brad Troemel, mostra una vecchia foto di Biden e dell'allora presidente Bill Clinton, insieme a questa didascalia: "Trova qualcuno che ti guardi come Biden guardava Clinton dopo che Clinton ha firmato il suo disegno di legge che ha portato all'incarcerazione di massa dei neri americani ".

Il social network Instagram, di proprietà di Facebook, ha deciso di bollare come “fake news” la meme indicando a sostegno della sua tesi "verificatori di fatti indipendenti" di USA Today, che apparentemente "affermano che queste informazioni non hanno basi di fatto".
Prima di poter visualizzare l'immagine, la piattaforma richiede agli utenti di leggere un disclaimer, che si collega a un articolo di USA Today che dovrebbe smascherare l'affermazione secondo cui il disegno di legge di Biden del 1994 avrebbe portato all'incarcerazione di massa dei neri americani.
Il cosiddetto articolo di "fact check" citato da Instagram, scritto da Doug Stanglin e pubblicato a luglio, afferma che, nonostante il Crime Bill sia "un affare di misure di lotta al crimine", la 'incarcerazione di massa' in realtà è iniziata "negli anni '60" e è non è un fenomeno razziale (sic!)
La portavoce di Facebook Stephanie Otway ha dichiarato al New York Post che Instagram non smetterà di segnalare il meme in questione, fino a quando i "partner di controllo dei fatti" della piattaforma mantengano la stessa valutazione. Il Post stess, dal canto suo, ha definito il cosiddetto fact-check "molto contestato".
Dopo che il suo post è stato contrassegnato, Troemel ha aggiornato la sua biografia su Instagram "attualmente bandito dall'ombra per aver criticato Joe Biden".
Siamo oltre Orwell ormai. Un colosso statunitense può utilizzare un articolo contestato per censurare satira senza la reazione popolare e delle istituzioni politiche. Anche in Italia si utilizzano presunti esperti “debunker” per censurare le informazioni che devono arrivare ai lettori italiani attraverso i colossi Usa. E' il momento di dire basta e chiedere una risposta politica a questi soprusi. O volete continuare a farvi dire cosa sia giusto, sbagliato e cosa tu abbia il diritto o no di leggere da un algoritmo controllato da multinazionali del profitto?
Come AntiDiplomatico, in segno di solidarietà a Brad Troemel, riproponiamo tradotto il suo meme
