Kim Jong-un ordina di normalizzare le relazioni con la Corea del Sud

4163
Kim Jong-un ordina di normalizzare le relazioni con la Corea del Sud


PICCOLE NOTE

Fiorisce la Pax Olimpica: dopo le aperture del presidente nordcoreano Kim jong-un nel discorso di fine anno e la pronta risposta della Corea del Sud, che ha subito accolto la mano tesa dall’antagonista, arriva anche il placet americano: Trump ha deciso di rinviare l’esercitazione militare che ogni anno l’Us Army effettua con le forze armate di Seul.
 

È appunto la Pax Olimpica. Negli ultimi anni tale armistizio, altamente simbolico, ha subito reiterati attacchi: è stato durante le Olimpiadi invernali di Sochi che la rivoluzione ucraina, o colpo di Stato che dir si voglia, ha visto il suo acme; le Olimpiadi di Rio di due anni dopo sono stata tormentate da una sorta di Guerra Fredda sportiva, che ha avuto come esito l’esclusione dei russi a causa delle accuse di doping mosse dalla Wada (che poi li ha scagionati, ma solo quando i Giochi erano finiti – vedi Piccolenote).


Dati i precedenti, il ritorno all’usata tregua non era affatto scontato, anzi. Particolare che rende l’inversione di marcia ancora più significativa.


Il fatto che l’esercitazione congiunta Usa-Corea del Sud doveva svolgersi a marzo, cioè oltre la fine dei Giochi di Seul, proietta l’accordo in una prospettiva ancora più alta.


Questo prolungato periodo di tregua rappresenta infatti una finestra di opportunità unica per riallacciare rapporti erosi da anni di minacce, sfide e incomprensioni.


Non solo tra le due Coree, ma anche tra Pyongyang e Washington, che, complici le intemperanze verbali dei due presidenti, hanno dato vita a un duello rusticano. D’altronde se Seul ha potuto prontamente stringere la mano tesa offerta dai rivali è certo perché aveva ricevuto luce verde dal suo potente alleato.


Per parte loro, anche gli Stati Uniti possono approfittarne per mettere fine una buona volta a una contesa che non ha alcuno sbocco: tutti gli analisti concordano sul fatto che Washington non può attaccare il fastidioso stalker coreano, stante le conseguenze disastrose sul piano locale e globale.


Il duello rusticano, quindi, rischia di erodere l’attuale amministrazione che sa bene che, alla lunga, l’inevitabile inconcludenza di uno scontro prolungato assumerebbe il valore di una sconfitta. E che l’unico modo per uscire vincitori da questa contesa, secondo una formula win to win (tutti vincenti), si situa sul piano diplomatico.


Da parte sua Pyongyang ha fatto capire che i suoi provocatori test possono aver termine (vedi Piccolenote), cosa quindi che le consente di accettare una trattativa da una posizione di forza.


La finestra di opportunità che offre la Pax Olimpica è quindi un’occasione unica per un negoziato sottotraccia che ponga le basi per l’apertura di un tavolo negoziale pubblico, da intraprendersi dopo la fine dei Giochi.


Insomma, quanto accaduto in questi giorni può essere una svolta decisiva per la crisi coreana, che da anni tiene il mondo col fiato sospeso per le sue possibili conseguenze globali.


Certo, i nemici della pace non resteranno inoperosi e hanno ancora frecce al loro arco (il revanscismo militare giapponese, la spinta bellica anti-Pechino dei neocon, solo per fare due esempi), ma la situazione non è mai stata così favorevole. Vedremo.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La povertà in Italia è ereditaria di Michele Blanco La povertà in Italia è ereditaria

La povertà in Italia è ereditaria

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti