Kosovo: spari, strade di collegamento con la Serbia bloccate e allarmi che suonano

Kosovo: spari, strade di collegamento con la Serbia bloccate e allarmi che suonano

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Alta tensione in Kosovo. Nelle regioni settentrionali dell'autoproclamata Repubblica del Kosovo, dove risiedono prevalentemente serbi, vengono riportati dai media locali spari e allarmi che suonano. 

I residenti avrebbero iniziato a costruire barricate a Rudare, sull'autostrada Pristina-Leposavich e non lontano dalla città di Zvecan. 

“Dopo le 18:00 sono stati attivati gli allarmi di raid aereo a Kosovska Mitrovica... Davanti alla nuova base della polizia di frontiera dell'autoproclamato Kosovo, non lontano dal capoluogo di Yarine, sono state avvistate unità di reazione con armi automatiche, elmetti e giubbotti antiproiettile…”, scrive Vecherne Novosti. 

Cosa è successo, perché di colpo si è alzata la tensione? Come annunciato dal governo del Kosovo, dal 1 agosto i documenti serbi cesseranno di essere validi nel territorio sotto il suo controllo e ai loro proprietari verrà rilasciato un certificato temporaneo all'ingresso. Allo stesso tempo, inizierà la re-immatricolazione obbligatoria delle auto con numeri serbi ai numeri RKS (Repubblica del Kosovo). 

Belgrado non riconosce i numeri RKS sul suo territorio. L'anno scorso, ciò ha portato a un conflitto: Pristina ha vietato l'ingresso di auto con numeri serbi e ha schierato un'unità speciale del Ministero degli affari interni ROSU nel nord della regione. I serbi locali hanno risposto bloccando la strada con attrezzature da costruzione verso i posti di blocco di Yarina e Brnak e hanno mantenuto il blocco, sebbene la polizia abbia cercato di disperderli con gas lacrimogeni e attrezzature speciali. 

Successivamente, attraverso la mediazione dei paesi occidentali, Belgrado e Pristina hanno raggiunto un accordo secondo il quale, quando si lascia il Kosovo e Metohija per la Serbia centrale, i simboli del Kosovo sulle targhe vengono sigillati con adesivi con lo stemma serbo e le lettere KM.
Il primo ministro dell'autoproclamata repubblica, Albin Kurti, ha invitato i serbi che vivono nella regione a re-immatricolare le loro auto "per il bene dello stato di diritto" e ha promesso che non sarebbero stati soggetti a ulteriori procedure doganali. Secondo Kurti si tratta di una grossa concessione, dal momento che la tariffa doganale media per un'auto è di circa cinquemila euro. 

Il ministro degli Esteri serbo Nikola Selakovich, a sua volta, ha affermato che le autorità del Kosovo stanno preparando il "vero inferno" per i serbi.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha affermato l'esercito kosovaro sta pianificando un attacco contro la popolazione serba che vive nel nord della regione. Le forze speciali kosovare avrebbero chiuso i valichi di frontiera mentre Belgrado ha posto l’esercito in stato di allerta.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Vincoli esterni (e quelli interni) di Paolo Desogus Vincoli esterni (e quelli interni)

Vincoli esterni (e quelli interni)

Nuova strage di operai a Chieti: le fabbriche tossiche vanno chiuse! di Giorgio Cremaschi Nuova strage di operai a Chieti: le fabbriche tossiche vanno chiuse!

Nuova strage di operai a Chieti: le fabbriche tossiche vanno chiuse!

La Cia, il Covid e il cortocircuito del "debunking" di Francesco Santoianni La Cia, il Covid e il cortocircuito del "debunking"

La Cia, il Covid e il cortocircuito del "debunking"

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?   di Bruno Guigue Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Canada, quando la toppa è peggio del buco... di Alberto Fazolo Canada, quando la toppa è peggio del buco...

Canada, quando la toppa è peggio del buco...

La pubblicità Esselunga con un solo piccolo cambiamento di Antonio Di Siena La pubblicità Esselunga con un solo piccolo cambiamento

La pubblicità Esselunga con un solo piccolo cambiamento

IL SOVRANISMO COSTITUZIONALE SPIEGATO FACILE DA LELIO BASSO di Gilberto Trombetta IL SOVRANISMO COSTITUZIONALE SPIEGATO FACILE DA LELIO BASSO

IL SOVRANISMO COSTITUZIONALE SPIEGATO FACILE DA LELIO BASSO

È NATO PRIMA IL MIGRANTE O IL TRAFFICANTE? di Michelangelo Severgnini È NATO PRIMA IL MIGRANTE O IL TRAFFICANTE?

È NATO PRIMA IL MIGRANTE O IL TRAFFICANTE?

Giacarta può essere sconfitta? di Federico Greco Giacarta può essere sconfitta?

Giacarta può essere sconfitta?

Le nuove armi di Putin di Giuseppe Masala Le nuove armi di Putin

Le nuove armi di Putin

Seymour Hersh - "Un anno di bugie sul North Stream" di Paolo Pioppi Seymour Hersh - "Un anno di bugie sul North Stream"

Seymour Hersh - "Un anno di bugie sul North Stream"

Re Giorgio e le "due repubbliche" italiane di Paolo Arigotti Re Giorgio e le "due repubbliche" italiane

Re Giorgio e le "due repubbliche" italiane

L’inevitabile fine del Nuovo Ordine Mondiale di Damiano Mazzotti L’inevitabile fine del Nuovo Ordine Mondiale

L’inevitabile fine del Nuovo Ordine Mondiale