Manifestazioni in Serbia: nuovo capitolo di una rivoluzione colorata?
Dallo scorso novembre, la Serbia è teatro di massicce manifestazioni contro il governo del presidente Alexander Vucic. La miccia che ha scatenato le proteste è stata il crollo di una tettoia della stazione ferroviaria di Novi Sad, che ha provocato 15 vittime. Questo tragico evento è stato subito attribuito dai manifestanti all'inefficienza e alla corruzione del governo, scatenando un'ondata di indignazione e proteste su larga scala. La situazione politica in Serbia è complessa e non si presta a una lettura classica destra-sinistra. Le proteste sono sostenute da partiti europei di varia estrazione, tra cui l'Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici, il Partito Verde Europeo e anche Renew Europe, di orientamento centrista.
Il governo di Vucic, in carica dal 2017, è invece una coalizione eterogenea che include il Partito Progressista Serbo (centrista), il Partito Socialista di Serbia (sinistra tradizionale) e il Partito Oathkeepers (nazionalista). Al centro della questione c'è il delicato equilibrio che Vucic deve mantenere tra l'aspirazione all'ingresso nell'UE, la tutela degli interessi dei serbi in Kosovo e le storiche relazioni con la Russia. Questa posizione ambivalente non piace ai governi occidentali, che lo accusano di essere un leader "illiberale" e populista. Ma queste proteste sono davvero spontanee?
Alcuni analisti, come il professor Andrey Manoylo dell'Università di Mosca, vedono in esse gli elementi tipici di una "rivoluzione colorata" orchestrata dall'esterno. L'elevata organizzazione, la diffusione capillare in 400 città e la costante copertura mediatica favorevole ai manifestanti suggeriscono il coinvolgimento di forze globaliste intenzionate a destabilizzare il governo serbo.
Questa strategia non è nuova: negli ultimi decenni, movimenti simili hanno portato a cambi di regime in diversi paesi dell'Europa orientale. La novità, secondo alcuni esperti, è la maggiore discrezione con cui vengono condotte oggi queste operazioni, evitando l'eccessiva esposizione mediatica che in passato le ha rese riconoscibili.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://www.arktosjournal.com/p/probable-color-revolution-ongoing-in-serbia
https://www.bbc.com/news/articles/cx2g8v32q30o
https://foreignpolicy.com/2025/03/19/serbia-student-protest-belgrade-novi-sad-vucic/