La CIA lancia un'offensiva per "ricucire" i rapporti con l'UE – Politico

Il Direttore Ratcliffe incontra a Bruxelles i vertici dell'intelligence UE in un contesto di tensioni sulla affidabilità della condivisione informativa.

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La CIA lancia un'offensiva per "ricucire" i rapporti con l'UE – Politico

 

In un'operazione diplomatica delicata, il Direttore della Central Intelligence Agency (CIA) John Ratcliffe ha incontrato la scorsa settimana alti funzionari dell'Unione Europea nel tentativo di ricomporre i rapporti con le agenzie di intelligence alleate, recentemente messi sotto tensione. Lo riporta Politico, citando tre fonti a conoscenza dei colloqui.

Secondo il rapporto, Ratcliffe ha tenuto incontri con il referente della diplomazia UE, Kaja Kallas, nonché con i vertici del Centro di intelligence e situazione dell'UE (INTCEN) e della Direzione dell'intelligence dello Stato maggiore dell'UE (EUMS). L'obiettivo della missione, come riferito, sarebbe stato quello di ribadire l'impegno di Washington nella condivisione delle informazioni e di trasmettere la volontà dell'Agenzia di "mantenere aperte le linee di comunicazione" con i partner transatlantici.

La portavoce della CIA Liz Lyons, interpellata dal giornale, ha confermato che Ratcliffe ha discusso delle "minacce in evoluzione" provenienti dalla Russia e dalla Cina. In una dichiarazione che mira a sgombrare il campo da ogni dubbio, Lyons ha affermato: "Qualsiasi notizia che suggerisca che siano state sollevate preoccupazioni sul fatto che gli Stati Uniti non siano un partner affidabile è falsa e scollegata dalla realtà".

Politico ha tuttavia suggerito che la fiducia degli alleati avrebbe iniziato a incrinarsi in seguito a due eventi specifici: la sospensione, seppur breve, della condivisione di intelligence con l'Ucraina da parte dell'amministrazione Trump lo scorso marzo, e la nomina di figure politiche ritenute "lealisti" a posizioni chiave nel panorama intelligence. Tra queste, la nomina di Tulsi Gabbard a supervisore delle agenzie di intelligence ha sollevato perplessità in alcuni ambienti democratici, che l'hanno etichettata come una "risorsa della Russia" – un'accusa da lei stessa fermamente smentita.

Il contesto di questa operazione di rassicurazione si intreccia con altre tensioni in ambito tecnologico e della sicurezza. Il mese scorso, Palantir, colosso del software con legami storici con la comunità dell'intelligence statunitense, ha criticato pubblicamente i piani del Regno Unito di introdurre documenti d'identità digitali, definendoli "molto controversi".

Parallelamente, un'altra azienda tecnologica statunitense, il servizio di messaggistica crittografata Signal, ha minacciato di ritirarsi dal mercato europeo se l'UE porterà avanti la sua proposta di controllo delle chat private. Una posizione che sembra trovare un inatteso sostegno in alto loco: il Direttore Ratcliffe ha personalmente difeso l'uso di Signal per le comunicazioni ufficiali, rivelando che la maggior parte degli agenti della CIA si affida a quel servizio di messaggistica.

L'iniziativa del Direttore della CIA delinea dunque uno sforzo concertato per riconfermare la centralità della partnership transatlantica in intelligence, mentre le alleanze tradizionali navigano in acque rese agitate da svolte politiche e da divergenti visioni su sicurezza, tecnologia e privacy.

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