La Corte Costituzionale della Bolivia dichiara illegale la presidenza de facto di Añez
Il magistrato della Corte Costituzionale Plurinazionale (TCP) della Bolivia, Petronilo Flores, ha dichiarato illegale la dichiarazione con cui è stata approvata la successione del governo de facto di Jeanine Áñez, il 12 novembre dopo il colpo di Stato contro Evo Morales.
"Non ha valore legale e non è vincolante", ha detto Flores su richiesta dei membri della Commissione per la giustizia plurale, dell’autorità giudiziaria e della Difesa della Camera dei deputati della Bolivia.
Il funzionario ha sottolineato che il codice procedurale costituzionale boliviano riconosce come vincolanti solo le sentenze, le dichiarazioni e gli ordini costituzionali, quindi la dichiarazione sulla successione non ha rilevanza legale.
Lo que habíamos afirmado está comprobado, el comunicado utilizado por la autoproclamada no tiene ningún valor legal. El régimen de facto violó la CPE, masacró al pueblo y destruye nuestra economía. https://t.co/Fn1beLIB1r
— Evo Morales Ayma (@evoespueblo) February 14, 2020
Alla luce di questo chiarimento, l'ex presidente Evo Morales lo ha ricordato che dopo il golpe, hanno denunciato l'azione incostituzionale che ha avuto luogo in Bolivia e che, ora, l'illegalità è dimostrata.
Il 12 novembre, il TCP ha emesso il summenzionato comunicato in cui ha dichiarato illegale il modo di assumere la successione presidenziale in Bolivia e che Áñez pretende come legale.