L'Asse russo-cinese apre la rotta marittima del Nord

Varsavia chiude il confine con la Bielorussia bloccando il flusso di merci che dalla Cina arriva in Europa con la ferrovia e immediatamente la Cina risponde aprendo la Rotta Marittima del Nord che abbrevia ancora di più i tempi e i costi di trasporto dalla Cina all'Europa. Uno vero smacco per i filo atlantisti!

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L'Asse russo-cinese apre la rotta marittima del Nord

 

 di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico


L'effetto politico-economico dello strano sconfinamento di droni russi nei cieli polacchi è stato certamente la chiusura del confine tra la Polonia e la Bielorussia. E' bene ricordare, innanzitutto che il confine polacco è peraltro un confine che delimita sia i territori sotto la “protezione” della Nato e soprattutto un confine anche dell'area economica retta dall'Unione Europea. Ed è proprio questo aspetto a rendere la decisione di Varsavia di rilevanza internazionale se non mondiale. Infatti la rotta “continentale” che le merci cinesi utilizzano per arrivare fino ai mercati europei passa proprio tra la Bielorussia e la Polonia dopo aver attraversato il Khazakistan e la Russia.

Quello di qui si parla è uno snodo vitale del commercio euroasiatico ed in particolare per i produttori cinesi, ciò in considerazione del fatto che il 90% del traffico merci ferroviario tra Cina ed Europa passa proprio per il confine bielorusso-polacco e che sul piano economico-finanziario ha un valore di 25 miliardi di dollari che è peraltro in forte e costante crescita, sia come volumi che come impatto finanziario (Il corridoio nel 2024 ha rappresentato il 3,7% di tutto il commercio UE-Cina, rispetto al 2,1% dell’anno precedente). Secondo gli esperti, ad essere particolarmente colpite dalla decisione di Varsavia saranno le piattaforme di e-commerce cinesi Temu e Shein che stanno erodendo quote di mercato sempre più importanti all'americana Amazon. 

Una situazione che ovviamente ha allarmato fortemente Pechino che immediatamente ha preteso un colloquio tra i suoi funzionari e il ministro degli esteri polacco Sikorsky. Colloquio che non ha portato a nulla di concreto stante l'irremovibilità del polacco a riaprire i confini, nonostante l'evidente danno che veniva arrecato alla Cina considerato che le alternative alla linea ferroviaria o sono enormemente più costose (trasporto aereo) o molto più lento (trasporto navale via Suez).

Come si può immaginare, siamo di fronte ad un colpo molto forte al commercio cinese e che, peraltro, favorisce solo le piattaforme americane. Una circostanza questa che pone sospetti sulle reali intenzioni di Varsavia, che è notoriamente uno dei governi più filo americani presenti nel Vecchio Continente. 

C'è da dire che una delle caratteristiche fondamentali dei “Mandarini rossi” di Pechino è che  riescono a rispondere alle mosse avversarie in maniera obliqua e molto efficace alle mosse del loro avversario. E anche in questo caso molto probabilmente andrà così con   la decisione di Varsavia che rischia di rivoltarsi contro l'Occidente i cui interessi in qualche modo sembrano averla ispirata.

Infatti il 20 Settembre è partito dal porto cinese di Ningbo-Zhoushan una nave portacontainer di classe Ice con una capacità di 4890 TEU che dovrebbe raggiungere il porto di Felixstowe nel Regno Unito in appena 18 giorni. Un viaggio inferiore alle tre settimane che è possibile grazie al passaggio della nave lungo la cosiddetta Via Marittima del Nord (Northern Sea Route – NSR). Dunque siamo di fronte all'apertura concreta di quella nuova rotta che avvicinerà l'Estremo Oriente all'Europa grazie al passaggio attraverso l'Artico russo fino allo sbocco nella coste della penisola scandinava e da qui, ai porti che si affacciano nel Mare del Nord.




Si tratta di una rotta che ha un enorme impatto economico perchè abbatte i tempi sia rispetto alla consegna ferroviaria Cina-Europa che dura più di 25 giorni, sia alla consegna attraverso il passaggio nel Canale di Suez che supera i 40 giorni e ovviamente anche alla navigazione intorno al Capo di Buona Speranza in Africa che supera i 50 giorni. Dunque un percorso brevissimo che favorisce in particolar modo le piattaforme di e-commerce transfrontaliero cinesi per le quali il fattore tempo è ovviamente fondamentale.  Logicamente l'impatto è anche di natura economico-finanziaria visto che una rotta che impiega meno giorni abbatte i costi di trasporto.

Ma l'importanza dell'utilizzo della Northern Sea Route – NSR è anche di natura geopolitica; infatti questa rotta logistica ha la caratteristica unica di essere completamente fuori dal controllo degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Da notare che ormai da anni, proprio in preparazione di questo momento che si preannuncia storico, Mosca sta sviluppando non solo delle infrastrutture civili, ma anche quelle militari per garantire la protezione della rotta. Sotto questo aspetto sono state ripristinate le infrastrutture militari perse negli anni '90 con il crollo dell'Unione Sovietica e ne sono state create di nuove. La Via Marittima del Nord è protetta dai più moderni sistemi di difesa aerea e dai complessi missilistici costieri prodotti dal complesso militare-industriale russo. Inoltre, va sottolineato, che Mosca ha ripristinato anche la rete di aeroporti artici di epoca sovietica

Dunque l'importanza dell'Artide non è più legata solo all'aspetto militare  e geopolitico ma si sta allargando sempre di più a quello commerciale ed economico. Una vera rivoluzione che era attesa ma che ha avuto una forte accelerazione proprio a causa della decisione di Varsavia di chiudere la frontiera con la Bielorussia interrompendo la linea ferroviaria che porta le merci dalla Cina all'Europa.

Questo nuovo capitolo della cosiddetta “guerra mondiale a pezzi” è fondamentale perchè allarga le motivazioni profonde del conflitto, fino ad ora legate alle rotte energetiche che consentivano all'Europa di avere gas russo a basso costo aumentando la competitività europea. Ora nell'equazione iniziano ad entrare le rotte dei prodotti finiti che dalla Cina arrivano all'Europa. Se Washington ha ispirato Varsavia nella decisione di chiudere le frontiere con la Bielorussia, Pechino risponde aprendo una rotta marittima ancora più conveniente; cosa questa possibile grazie alla collaborazione con Mosca.

Una vicenda questa, che chiarisce in maniera lampante quanto stia diventando importante l'Artico e che spiega bene il perchè l'amministrazione Trump tenta in tutti i modi di mettere le mani sulla Groenlandia così da avere una sponda fondamentale per controllare queste nuove rotte che rischiano di trasformare la geografia economica del continente euroasiatico tagliando fuori proprio Washington.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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