Le forze siriane e russe conducono un contrattacco "intensivo" contro i gruppi estremisti
Ieri, dalle prime ore del mattino, il gruppo estremista Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e altre fazioni alleate hanno lanciato un grande assalto contro le postazioni dell'esercito siriano nelle campagne di Aleppo, Hama e Idlib.
"Fin dalle prime ore del mattino si sono verificate feroci battaglie tra l'esercito arabo siriano e le organizzazioni terroristiche che hanno lanciato il più grande attacco dal 2020", aveva annunciato, ieri, in una nota, l'esercito arabo siriano (SAA).
Questa mattina l'esercito siriano e le forze russe hanno intensificato la controffensiva contro i gruppi estremisti nella città di Idlib e nelle aree circostanti, colpendo le varie milizie estremiste nella campagna di Idlib e Aleppo.
Le truppe siriane hanno bombardato le linee di rifornimento di HTS a Maaret al-Naaman a nord-est di Idlib. Secondo Damasco, da ieri, 40 membri di HTS sono stati uccisi in battaglia.
L'esercito siriano ha inoltre dichiarato di aver schierato sei aerei da guerra siriani e russi per colpire HTS, precedentemente noto come Fronte al-Nusra di Al-Qaeda, tra Saraqib e Aleppo.
l'Osservatorio siriano per i diritti umani ( SOHR ), media storicamente legato all’opposizione siriana, ha riferito che 153 persone sono state uccise dall'inizio dei combattimenti all'alba del 27 novembre: 80 membri dell'HTS, 19 membri della coalizione dell'Esercito nazionale siriano (SNA) sostenuta dalla Turchia e 54 soldati dell'esercito siriano.
Invece, i media iraniani hanno confermato che, oggi, un consigliere del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC), il generale di brigata Kiyomarspour Hashemi, è stato ucciso ad Aleppo.
Secondo Al Mayadeen, negli attacchi alle forze sirianei vengono utilizzati dagli estremisti droni ucraini.
Diversi rapporti recenti hanno rivelato che Kiev ha fornito droni a HTS e ha persino inviato esperti militari nel nord della Siria per addestrare le milizie e fornire competenze sulla produzione e l'uso dei droni.