Le nuove (scioccanti) dichiarazioni di Macron sulle "forze di pace" in Ucraina
Le forze di pace che alcuni Paesi europei intendono schierare in Ucraina sarebbero pronte a "reagire e rispondere" in caso di attacco. Lo ha dichiarato mercoledì il presidente francese Emmanuel Macron.
Durante una conferenza stampa congiunta con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, Macron ha affrontato la questione del dispiegamento di tali forze sul territorio ucraino, precisando che non sarebbero state posizionate sulla linea del fronte. "Il loro obiettivo non sarebbe quello di entrare in conflitto con l’esercito russo, ma di garantire sicurezza e dissuadere ulteriori operazioni militari da parte della Russia", ha precisato.
"Non siamo in prima linea, non siamo lì per combattere, ma per assicurare una pace duratura", ha spiegato Macron. Tuttavia, ha chiarito che, in caso di attacco, queste forze risponderebbero militarmente.
"Se si verificasse una nuova aggressione su larga scala contro il territorio ucraino, queste truppe sarebbero coinvolte, e il nostro quadro di impegno rimarrebbe invariato. I nostri soldati, una volta schierati, sono pronti a reagire alle decisioni del comandante delle forze armate e, se necessario, a rispondere a un eventuale conflitto", ha affermato il presidente francese.
Macron ha inoltre sottolineato che, sebbene i dettagli operativi del dispiegamento saranno discussi in seguito, è già certo che le truppe europee "non saranno dispiegate in prima linea", ma in posizioni arretrate, occupando "città strategiche" o "basi" in Ucraina.
Parallelamente, ha annunciato che la Francia fornirà a Kiev "ulteriori 2 miliardi di euro" (circa 2,15 miliardi di dollari) in aiuti militari, comprendenti "missili anticarro Milan, sistemi di difesa aerea come i missili MICA per i caccia Mirage, missili terra-aria Mistral e una vasta gamma di munizioni".
"Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina con mezzi immediati. La resistenza deve proseguire", ha dichiarato Macron.
A metà marzo, l’agenzia Bloomberg aveva riportato che Regno Unito e Francia stavano elaborando un piano per fornire garanzie di sicurezza post-conflitto all’Ucraina, incluso un possibile dispiegamento di forze di pace. Fonti vicine alla questione hanno rivelato che il primo ministro britannico Keir Starmer, insieme a Macron, sta guidando i negoziati tra 37 Paesi dell’UE, del Commonwealth e dell’Asia per formare una "coalizione dei volenterosi", che sosterebbe Kiev con fondi, truppe, aerei e navi da guerra in caso di accordo di pace.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov aveva già avvertito che la presenza di truppe NATO in Ucraina, sotto qualsiasi bandiera o pretesto, rappresenterebbe una minaccia inaccettabile per la Russia, ribadendo che Mosca non lo tollererebbe in alcun caso.