L'emergenza del Covid è anche psichica. Le zero risorse nel Decreto Rilancio sono un errore drammatico
Non si può continuare con le consulenze gratuite. Si apre la strada ad interventi solo farmacologici
di Sara Reginella , 22 maggio 2020
Terminata la fase di isolamento che ha visto una task-force di migliaia di psicologi italiani intervenire gratuitamente in prima linea nella gestione delle problematiche psichiche della popolazione, con il DL Rilancio il Governo fa sapere che non saranno destinate risorse per la gestione dei problemi psicologici conseguenti alla pandemia da covid-19.
È inaccettabile che in situazioni come questa, ci si aspetti che interventi professionali in campo psichico continuino a reggersi solo sul volontariato, che si sta trasformando in una vera e propria forma di sfruttamento dei lavoratori della salute mentale.
Senza risorse destinate al campo psicologico, si rischia inoltre di precipitare in una situazione in cui gli interventi saranno sempre più di tipo farmacologico e attuati in emergenza, all’interno di cornici via via più contenitive. Tutto questo avviene nel paese della Legge 180, il paese della rivoluzionaria riforma psichiatrica di Franco Basaglia, attraverso la quale era stata ridata dignità a migliaia di esseri umani e alla loro sofferenza.
A tal proposito, riporto l’estratto dell’articolo contenente una mia intervista al Guardian, in cui denuncio tale dramma psicologico connesso al mancato investimento del Governo sulla salute psichica.
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Sara Reginella, psicologa ad Ancona, nelle Marche, ha osservato un incremento di sintomi ansiosi e depressivi dall'inizio del lockdown, sintomi collegati all'isolamento dovuto al dover rimanere a casa.
Anche se alcune libertà sono state ripristinate, ha precisato che molte persone hanno scelto di continuare a rimanere in casa perché si sentono più al sicuro tra le mura domestiche (...).
Ora, con l'Italia sull'orlo di una profonda recessione, gli psicologi avvertono del rischio di un cataclisma nel campo della salute mentale, mentre le persone lottano con le difficoltà finanziarie.
"Le minacce sono al livello dei bisogni fondamentali delle persone: la gente sta perdendo il lavoro, la casa e teme di non poter provvedere al futuro dei propri figli", ha detto Sara Reginella. "Non stiamo parlando di autorealizzazione personale o di bisogni spirituali, ma di sopravvivenza" (...).
Gli psicologi italiani hanno contribuito a trovare una soluzione con l'impiego di migliaia di persone che hanno offerto consulenze gratuite.
“Abbiamo fatto molto volontariamente. Va bene, ma c'è un limite ", ha detto Reginella. "Il Governo dovrebbe pagarci per continuare a offrire servizi gratuiti, dato che così tante persone non hanno i soldi per permettersi una terapia. E a meno che non venga realizzato un progetto di questo tipo, le persone non miglioreranno".
https://www.theguardian.com/world/2020/may/21/italy-lockdown-mental-health-psychologists-coronavirus?fbclid=IwAR0Qc3fZe--hiQ5A1NhDTHR3EsugJWTHLzMhPjmLzBZl8TdPd2lQw9mtBmQ