Relazioni sino-russe: dalle rigidità dell'epoca sovietica ai "massimi storici" di oggi
Lettera di Hebe de Bonafini (Madres Plaza de Mayo) alla Regina Elisabetta sull'oro venezuelano sequestrato dal Regno Unito
Un tribunale del Regno Unito ha stabilito che il legittimo governo del Venezuela non può utilizzare l’oro del popolo venezuelano depositato presso la Bank of England per aggirare le criminali sanzioni imposte al paese sudamericano e acquistare beni di prima necessità e materiale sanitario in piena pandemia. Una decisione davvero sconvolgente.
A questo proposito la co-fondatrice dell'Associazione delle madri di Plaza de Mayo in Argentina, Hebe de Bonafini, ha deciso di indirizzare una lettera alla regina Elisabetta d'Inghilterra chiedendole di restituire l'oro al suo legittimo proprietario: il Venezuela.
«Credo, anzi dico: sono convinta che lei non abbia bisogno di quell’oro, tantomeno il popolo del suo paese (…) oserei dire, da donna del popolo a donna che regna: non le sembra un abuso da parte sua? Questa rapina, non è un oltraggio?», si legge nella lettera di Bonafini.
La rappresentante delle combattive Madres Plaza de Mayo ha contestato l’azione colonialista dell’Inghilterra nel mondo, «in questi giorni ho appreso che il suo paese, da sempre colonialista, ha deciso di rubare i risparmi in oro, depositati nelle banche inglesi», dal popolo venezuelano.
«Spero che sappia capirmi e possa aprire la mano che ha già troppo oro e che sono sicura non ne necessita ulteriore», scrive la donna argentina.
In seguito alla decisione legale britannica, la Banca Centrale del Venezuela (BCV) ha annunciato che farà appello alla decisione e ha descritto la sentenza come «assurda e insolita». L’istituzione della Repubblica Bolivariana ha denunciato che la sentenza britannica intende privare il popolo venezuelano delle risorse necessarie per affrontare al meglio il Covid-19.
La Banca d'Inghilterra ha rifiutato di rilasciare fondi richiesti dal governo venezuelano per combattere il Covid-19. L'equivalente di un miliardo di dollari doveva essere consegnato al Programma di sviluppo delle Nazioni Unite per l’acquisto di forniture mediche, cibo e medicine.
La rappresentanza del paese bolivariano ha ricordato che il governo del presidente Maduro è responsabile del Venezuela e di tutte le sue istituzioni amministrative. Viene inoltre evidenziato il fatto che Londra intrattiene relazioni diplomatiche complete con Caracas e che nessuno dei membri della cosiddetta giunta direttiva nominata dal golpista Guaidó vive nella nazione sudamericana.
Tant’è che recentemente il nuovo ambasciatore britannico in Venezuela ha presentato le proprie credenziali nelle mani del presidente Maduro. Il fantomatico governo del golpista Guaidó è solo virtuale e serve agli imperialisti per destabilizzare il Venezuela.
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