L'ex "ambasciatore" di Juan Guaidó in Colombia denuncia la corruzione dell'entourage dell'autoproclamato presidente del Venezuela

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L'ex "ambasciatore" di Juan Guaidó in Colombia, Humberto Calderón Berti, ha denunciato questo che vi è stata appropriazione indebita di fondi destinati al presunto aiuto umanitario a Cúcuta, in Colombia, da parte della squadra designata dal leader dell'opposizione per amministrarli.

 

In una conferenza stampa, ha rivelato che questi aiuti sono stati rubati da quel gruppo fiduciario nominato da Guaidó e sprecato in lussi e altri eccessi.

 

“Li hanno usati per prostitute e alcol, mentre una parte dell'opposizione ha sperato in loro di raggiungere un cambiamento politico", ha detto.

 

Ha evidenziato che questa informazione è stata confermata dalle autorità colombiane, che lo hanno avvisato di ciò che stava accadendo a Cúcuta.

 

"Le autorità colombiane mi hanno presentato prove che includevano documenti fittizi e denaro destinato a prostitute e liquori. Come ambasciatore del Venezuela, ho deciso di avviare un audit su ciò che è accaduto per determinare chi era responsabile".

 

Calderón Berti ha sottolineato che dopo aver appreso delle irregolarità che sono state pubblicate su "PanamPost", ha continuato a informare Leopoldo López, golpista e fuggitivo della giustizia venezuelana dal 30 aprile.

 

Ha spiegato che con la conoscenza di Lopez gli è stato ordinato di eseguire quell'audit per determinare cosa stava succedendo.

 

“C'è stata una gestione impropria delle risorse e le persone hanno il diritto di essere informate. Non avevo nulla a che fare con le informazioni trapelate su ciò che è accaduto. La cosa triste non è che siano trapelate, la cosa triste è quanto accaduto”, ha detto Calderón Berti.

 

L'ex “ambasciatore” di Juan Guaidó in Colombia, rimosso questa settimana, ha denunciato che il suo ex capo - con il quale ha affermato di non avere relazioni da mesi - così come López ha il rapporto di verifica sul caso scandaloso da parte dell’uso irregolare del denaro a Cúcuta, che li costringe a dire cosa è successo agli aiuti umanitari.

 

Ha descritto come grave che si sia verificato un evento di questo tipo, sottolineando che la lotta alla corruzione non può rimanere solo nei discorsi, ma deve essere una questione permanente e un esempio di gestione trasparente.

 

In tal senso, ha affermato di aver portato le indagini presso la Procura della Colombia, dove sono state condotte indagini al riguardo e ha chiarito che il tempo impiegato per tale istanza non dipende dalla sua persona.

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