L'Occidente spettatore del genocidio. I crimini contro l'umanità coperti dall'assistenza dei governi

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L'Occidente spettatore del genocidio. I crimini contro l'umanità coperti dall'assistenza dei governi

 

di Giuseppe Giannini

Cosa sta accadendo al mondo cd. democratico? Negli ultimi anni, una netta presa di posizione dei governi occidentali, sia con riguardo alla questione ucraina, ma soprattutto l'inazione verso il genocidio che subisce la popolazione palestinese, dimostrano la spudoratezza di quanti mettono al centro gli interessi geopolitici, sacrificando la vita di centinaia di migliaia di persone innocenti.

Guerre di conquista, espansionismo, allargamento delle zone di influenza, colonialismi.

La questione palestinese, da sempre punto di instabilità del Medio Oriente, oggi ha subito una drastica rivisitazione. Per decenni lo stallo pro-Israele ha tollerato abusi e crimini, e tutti hanno colpevolmente chiuso gli occhi dinanzi alle violenze. Adesso tale questione è evaporata, nel senso che lo Stato ebraico e gli alleati ragionano già come se ci trovassimo in una realtà diversa. Danno per scontato che i territori occupati e quelli rasi al suolo da ricostruire appartengano allo Stato sionista. I civili invece verranno deportati in zone indefinite senza chiedere il consenso a nessuno. Un brusco cambiamento sulla pelle dei palestinesi, del cui destino interessa poco. Giustificato dall'attentato di Hamas, dal fatto che nello statuto dell'organizzazione terroristica si parli di eliminazione di Israele, mentre quest'ultimo detiene armi nucleari. Anti-islamismo che,  all'indomani dell' undici settembre duemilauno, è assurto al ruolo di missione civilizzatrice.

L'esportazione della democrazia delle bombe perchè l'idea è che tutti gli arabi sono potenzialmente dei terroristi. Senza operare distinzioni vengono considerati esseri non umani. Presenze da cancellare. L'annullamento dell'altro passa dalla eliminazione della loro cultura. E' stato lo stesso ministro della difesa israeliana Gallant ad utilizzare lo spregevole termine di "animali umani" contro cui combattere. Mentre la leader dei coloni Daniela Weiss vede in ogni bambino un possibile terrorista. La popolazione ebrea, a sua volta abituata a subire attentati kamikaze, e a rifugiarsi nei bunker costruiti per scappare ai missili dei Paesi nemici, sconvolta dai fatti del 7 ottobre 2023, trauma paragonabile all'attentato delle Torri Gemelle, e reazione "spropositata" simile, è stata talmente aizzata dalla propaganda razzista da augurare una nuova Nakba ai palestinesi. Ci sono le eccezioni  – i famigliari delle vittime, alcuni rabbini e membri dell'esercito, le tante organizzazioni ed i movimenti che all'interno e fuori di Israele chiedono la fine dei bombardamenti – rappresentate da quanti capiscono come le folle inferocite siano figlie del condizionamento dell'opinione pubblica. Il fanatismo tocca vette spregevoli: membri dell'esercito postano video sprezzanti in cui fanno la conta di quanti morti hanno fatto quel giorno; soldatesse che fanno selfie sulle rovine di Gaza; e, come se fosse un videogioco, i militari si chiedono "quanti bambini hai ucciso oggi?".

Masse imbarbarite fanno il tifo per la cacciata dei palestinesi, rivendicando territori che, la loro personale interpretazione della storia e dei Testi Sacri, dicono appartenere ad Israele. Offendere Maometto, invocare la morte degli arabi, non hanno alcuna attinenza con la condanna del terrorismo. Sarebbe come dire che gli ebrei sono tutti sionisti. Monta altrove anche un sentimento di rivalsa. Stanno verificandosi episodi in cui gli ebrei sono ospiti non graditi. Ad esempio in Spagna alcuni ristoratori li invitano ad andarsene. L'intento è quello di attirare l'attenzione ed opporsi alle pratiche complici dei governi. Boicottare, protestare, usare ogni mezzo per porre fine allo spargimento di sangue. Il rischio è che se il fenomeno si generalizza possa dar luogo ad ondate antiebraiche. Nel frattempo il mondo americano è attraversato da un nuovo maccartismo. In particolare la caccia alle streghe riguarda il mondo accademico.

Chiunque (docenti, studenti, intellettuali) provi a sollevare una discussione viene sospeso. C'è poi il ricatto di bloccare i fondi statali alle università che non si adeguano da parte dell'amministrazione Trump, che sotto pressione delle lobby ebraiche rende difficile manifestare il disappunto. Gli spalleggiatori dei crimini sionisti non provano alcuna vergogna, nonostante le pronunce degli organismi internazionali, accusati a loro volta di antisemitismo. Nel 2022 la CIG dichiarò illegale l'occupazione di Gaza e della Cisgiordania. I coloni, invece, hanno continuato a terrorizzare i residenti. L'esercito a bombardare, ed il governo, grazie all'assenso americano, vuole fare della Striscia una riviera turistica. Su Netanyahu ed alcuni ministri vige il mandato di arresto della CPI.

L'ONU attraverso i suoi rappresentanti, tra i quali la relatrice Francesca Albanese, a sua volta minacciata, ha dichiarato il genocidio. L'esercito prosegue lo sterminio, anche facendo morire di fame. Tutti sanno, ma guai a parlarne. I media generalisti fanno il gioco sporco. Nessuna vergogna. Il dramma umano e storico, inimmaginabile per le coscienze democratiche, che non tocca le alte cariche istituzionali. I governi mantengono le partnership militari e commerciali con uno Stato criminale. Accusano tutti di antisemitismo, ma è giunto il momento di ricordare loro che chi non vuol vedere, e acconsente queste brutalità, assume lo stesso atteggiamento di indifferenza che si è avuto durante le dittature nazi-fasciste.

Allora, ci furono le leggi razziali, la caccia agli ebrei ed ai diversi, i campi di concentramento. Per fortuna le grandi potenze si allearono per scongiurare la fine della civiltà. Dissero "mai più" . Adesso, da circa due anni, il fanatismo avanza impunemente devastando i territori. Scarnifica, letteralmente, le vite. Immagini drammatiche, che ricordano altre vittime della penuria: lo Yemen, il Darfur, Auschwitz! Il mondo occidentale corresponsabile dei crimini contro l'umanità si gira dall'altra parte.

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