Maduro sulle elezioni dei Giudici di Pace: il germe della vera democrazia

1119
Maduro sulle elezioni dei Giudici di Pace: il germe della vera democrazia

Il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha esaltato le elezioni del 15 dicembre, in cui sono stati scelti i giudici di pace, definendole "il germe più meraviglioso della vera democrazia, bolivariana e partecipativa" che apre una nuova era nel sistema venezuelano. Questo processo elettorale, descritto come "impeccabile" e "splendido", ha visto la partecipazione della maggioranza dei cittadini nelle comunità del paese, dimostrando un forte impegno verso una democrazia autentica e inclusiva.

Modello democratico alternativo

Maduro ha criticato il modello di democrazia liberale e borghese, affermando che i suoi processi elettorali sono "una farsa" in cui prevalgono i candidati che "mentono meglio" e manipolano i social media, piuttosto che quelli con maggiore "onestà" e "capacità". Ha sottolineato la necessità di stabilire un nuovo modello democratico libero da demagogie, false promesse e manipolazioni, invitando i deputati dell'Assemblea Nazionale a legiferare per "porre fine alla menzogna nella politica".

Durante un incontro con i giudici di pace eletti, Maduro ha dichiarato che la vera democrazia è quella dei cittadini comuni, non "la farsa" occidentale che ha prevalso per oltre 100 anni. Ha aggiunto che in Venezuela si sta costruendo una democrazia radicale, profonda, diretta, popolare e umanista che valorizza l'essere umano.

I Módulos de Paz e la nuova modernità

Maduro ha ordinato la creazione di Módulos de Paz per l'installazione dei giudici di pace eletti, che dovranno essere presenti in ogni Circuito Comunale su tutto il territorio nazionale. Questo passo rappresenta un ulteriore avanzamento nella costruzione di una democrazia partecipativa e sostanziale, in contrasto con i sistemi liberali occidentali che spesso si limitano a una democrazia formale che si limita all'espletamento dei cosiddetti 'procedurali universali'.

Il presidente bolivariano ha sottolineato che ogni azione intrapresa contribuisce alla costruzione di una nuova modernità americana e umanista, basata sui valori di Cristo e Bolívar e autenticamente socialista. Ha affermato che la modernità e la postmodernità della "vecchia civiltà occidentale" sono fallite, mentre in Venezuela sta nascendo "una nuova modernità profondamente umanista".

La Repubblica Bolivariana del Venezuela continua il suo percorso verso una democrazia partecipativa e sostanziale, che va oltre le apparenze formali dei sistemi liberali occidentali. Attraverso elezioni trasparenti e inclusive, la creazione di strutture di pace e l'impegno verso una nuova modernità umanista, il Venezuela sta costruendo un modello democratico che valorizza la partecipazione attiva dei cittadini e promuove la giustizia sociale.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

I metodi mafiosi e i servi sciocchi di Michele Blanco I metodi mafiosi e i servi sciocchi

I metodi mafiosi e i servi sciocchi

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti