Nucleare iraniano. Colloqui di Vienna partiranno su nuovo documento

756
Nucleare iraniano. Colloqui di Vienna partiranno su nuovo documento

 

Il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amir Abdolahian, precisa che l'ottavo round dei colloqui di Vienna riprenderà con un nuovo documento raggiunto in comune accordo.

In dichiarazioni rilasciate questa mattina in una conferenza stampa, il massimo diplomatico del Paese persiano ha affermato che oggi inizia il nuovo round di colloqui a Vienna e c'è un documento concordato al tavolo di dialogo, definito dai documenti del 1 e 15 dicembre, sul caso nucleare e sulle sanzioni.

Il capo della diplomazia iraniana ha precisato: "Cioè, abbiamo messo da parte il documento di giugno 2020, e ottenuto un nuovo documento congiunto, perché da oggi inizieranno i negoziati su quel documento".

Amir Abdolahian ha sostenuto che la questione delle garanzie dell'attuazione dell'accordo nucleare del 2015, PIAC o JCPOA  la verifica dell'eliminazione delle sanzioni sono la base portante  l'asse del conversazioni che si terranno oggi.

In questo contesto, ha chiarito che la cosa più importante per Teheran è, prima di tutto, il petrolio iraniano, la vendita facile e senza restrizioni del petrolio e il trasferimento del suo denaro in valuta estera sui conti bancari dell'Iran, e che la Repubblica Islamica prenda beneficiare di tutti i vantaggi economici nei diversi settori.

Le autorità iraniane hanno più volte sottolineato che accetteranno le condizioni del JCPOA solo con  l'effettiva revoca degli embarghi statunitensi contro di loro e la normalizzazione delle relazioni commerciali ed economiche con Teheran, quindi qualsiasi accordo deve soddisfare queste esigenze.

Il Paese persiano ha mostrato la massima moderazione e ha pagato a caro prezzo la salvaguardia dell'accordo nucleare, dal quale gli Usa sono usciti unilateralmente nel maggio 2018, pertanto, è assolutamente legittimo chiedere garanzie oggettive e verificabili al "responsabile di tutto il pasticcio" e necessario, come ribadito dal rappresentante permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite, Majid Tajt Ravanchi.

L'Iran ed i Paesi del Gruppo 4+1 (Regno Unito, Francia, Russia e Cina, più Germania) hanno avviato il 17 dicembre scorso a Vienna il settimo round di colloqui. In questa tornata, la delegazione iraniana ha insistito sulla modifica di alcune parti dei testi da discutere.

I media occidentali hanno manipolato come al solito la posizione iraniana. Da Portavoce di Washington hanno mostrato come irragionevole la posizione iraniana sulle sanzioni che hanno messo a dura prova la popolazione iraniana sopratutto durante la pandemia da Covid-19. Senza mai menzionare che è stata l'amministrazione USA guidata da Donald Trump a non rispettare gli accordi uscendo dal JCPOA nel 2018.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La doppia Waterloo della Francia di Giuseppe Masala La doppia Waterloo della Francia

La doppia Waterloo della Francia

Soluzioni cinesi per la medicina tradizionale a beneficio del mondo   Una finestra aperta Soluzioni cinesi per la medicina tradizionale a beneficio del mondo

Soluzioni cinesi per la medicina tradizionale a beneficio del mondo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Lo stato di Israele e il boicottaggio di Haaretz di Paolo Desogus Lo stato di Israele e il boicottaggio di Haaretz

Lo stato di Israele e il boicottaggio di Haaretz

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Siria: Miracolo nella redazione di Repubblica! di Francesco Santoianni Siria: Miracolo nella redazione di Repubblica!

Siria: Miracolo nella redazione di Repubblica!

Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente di Marinella Mondaini Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente

Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente

La rivolta sociale che non c'è di Giuseppe Giannini La rivolta sociale che non c'è

La rivolta sociale che non c'è

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno di Antonio Di Siena Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE di Gilberto Trombetta 9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

Il rompicapo siriano: quale ruolo gioca la Turchia? di Michelangelo Severgnini Il rompicapo siriano: quale ruolo gioca la Turchia?

Il rompicapo siriano: quale ruolo gioca la Turchia?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti