Washington chiude le porte a Zelensky, negato il discorso al Congresso
Pechino: gli Usa diffondono false informazioni sul ruolo della Cina nella crisi ucraina
Dal 2 gennaio la nostra pagina Facebook subisce un immotivato e grottesco blocco da "fact checker" appartenenti a testate giornalistiche a noi concorrenti. Aiutateci ad aggirare la loro censura e iscrivetevi al Canale Telegram de l'AntiDiplomatico
Gli Stati Uniti stanno diffondendo disinformazione sul ruolo della Cina nella crisi ucraina, ha lamentato la diplomazia di Pechino in risposta alle affermazioni di Washington secondo cui la Russia avrebbe richiesto assistenza militare al gigante asiatico.
Inoltre,la cancelleria ha aggiunto che la Cina è disposta a svolgere un ruolo costruttivo nella promozione dei negoziati tra le parti in conflitto.
Diversi media occidentali hanno riferito, ieri, con riferimento a funzionari statunitensi, che la Russia ha chiesto aiuto militare alla Cina per l'operazione militare in Ucraina. Il New York Times ha raccontato che Mosca ha chiesto a Pechino "equipaggiamento e supporto militare", oltre a "ulteriori aiuti economici". Inoltre, il Financial Times ha pubblicato la notizia che la Russia ha chiesto alla Cina "equipaggiamento militare e altri tipi di assistenza".
Da parte sua, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha avvertito lo stesso giorno, in un'intervista alla CNN, che qualsiasi movimento della Cina o di altri paesi per aiutare la Russia a eludere le sanzioni occidentali imposte dopo l'inizio dell'operazione militare russa in L'Ucraina "assolutamente" avrà delle conseguenze. "Faremo in modo che né la Cina né nessun altro possano risarcire la Russia per queste perdite", ha minacciato.
Davvero curioso come questa notizia di fantomatiche richieste di aiuti militari chiesti dalla Russia alla Cina sia avvenuta alla vigilia di un incontro, ritenuto importante da molti analisti, che si terrà a Roma, questa mattina tra Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e Yang Jiechi, direttore dell’ufficio della commissione Esteri cinese.