“Putin è malato”: il Corriere rilancia l’annuale bufala sulle condizioni di salute del presidente russo

 “Putin è malato”: il Corriere rilancia l’annuale bufala sulle condizioni di salute del presidente russo

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di Eugenio Cipolla

Quest’anno, con buone pace degli altri concorrenti, nazionali e internazionali, è toccato al prestigioso Corriere della Sera. Che con un lungo articolo firmato da Davide Valentino, questa mattina ha dato al mondo una notizia sensazionale ed esclusiva: Vladimir Putin si troverebbe in uno stato di salute precario, tanto da fargli pensare di rinunciare a correre alle prossime elezioni presidenziali, in programma per il 2018. Il prestigioso giornalista di via Solferino scrive che “secondo un diplomatico con buoni contatti dentro la cittadella del potere, che preferisce restare anonimo, «Putin non sta bene e il suo entourage è preoccupato dalla prospettiva che si impegni troppo nella campagna elettorale»”. Quale sia il male che lo affligge, spiega ancora Valentino, non si sa, “ma una voce non confermata parla di sedute regolari di emodialisi cui verrebbe sottoposto” con una certa assiduità all’interno di una struttura ospedaliera esclusiva creata appositamente per il gotha del potere russo.


Vere o meno che siano le informazioni fornite dal giornalista del Corriere, che nel suo pezzo continua a descrivere la situazione sociale ed economica russa come drammatica, tanto da evocare addirittura tensioni sociali in vista del prossimo autunno, il più importante quotidiano italiano sembra aver tirato fuori l’annuale bufala sulle condizioni di salute del presidente russo, che da qualche tempo a questa parte viene fuori almeno una volta nel corso dell’anno solare. Nel novembre 2012, ad esempio, il quotidiano Vedomosti, dopo un uscita pubblica del presidente russo in cui quest’ultimo zoppicava vistosamente, scrisse che Putin aveva subito “un serio infortunio”, non specificando dove, e aveva per questo dovuto annullare tutti i viaggi previsti per quel periodo in Turkmenistan, Bulgaria, India, Turchia e Siberia, eliminando dal suo programma anche la tradizionale linea diretta con i cittadini russi. Peskov smentì, affermando che la linea diretta si sarebbe svolta in una stagione calda, così come avviene da diversi anni a questa parte, ma i giornali non crebbero alla versione del Cremlino. Tanto che, appena un mese dopo, fu proprio il Corriere a rilanciare alcune voci proveniente dal Giappone secondo le quali Putin aveva subito una seria “lesione spinale”.


Nel 2014 fu il New York Post di Rupert Murdoch a lanciare la “bomba”, creando un piccolo caso diplomatico con il Cremlino, infastidito da queste continue voci. “Putin ha il cancro al pancreas”, scrisse il giornale americano, sostenendo che il leader del Cremlino era in cura da un medico tedesco, il quale aveva confermato di averlo sottoposto a un trattamento per un tumore terminale. “Va tutto bene – rispose Peskov dal Cremlino – ma chi dice cose del genere farebbe bene a mordersi la lingua prima di parlare”.



A febbraio 2015, invece, un “dossier del Pentagono” rese noto che Putin era affetto da sindrome di Asperger, una forma di autismo che “provoca ricadute su tutte le sue decisioni”. Washington scrisse che la genesi di questa patologia aveva accompagnato il capo del Cremlino sin dalla sua infanzia e questo spiegava l’esistenza “di anomalie neurologiche”, la cui evidenza era addirittura evidente “nel suo modo di pensare e su come muove il lato destro del corpo”. Un mese dopo il mondo, però, stette in apprensione un paio di settimane. A inizi marzo Putin decise di sparire per qualche giorno dalla scena pubblica, annullando alcuni importanti incontri, come quello di Astana, in Kazakhstan. E subito si rincorsero le voci più incredibili. C’è chi parlò di golpe e chi di una “malattia misteriosa”.Spuntò addirittura una presunta lettera di un membro dell’amministrazione presidenziale che parlava di una “ischemia”. “Non appena si rivede il sole – disse in quell’occasione Peskov – non appena si sente il profumo di primavera, tornano alla carica”.


Nel 2016, infine, fu Valery Solovei, docente all’Istituto statale di Mosca per le Relazioni internazionale (una delle fonti di Valentino nell’articolo di oggi pubblicato sul Corriere), a scrivere un articolo sul Moskovski Kosmolets, sostenendo che Putin aveva seri problemi di salute e per questo non si sarebbe ricandidato nel 2018. Il pezzo, cancellato qualche ora dopo la sua pubblicazione, fu ripreso dal Daily Mail e diffuso in tutto il globo, alimentando, ancora una volta, le voci sulla salute del presidente russo. Voci che, come abbiamo visto, vanno avanti dal 2012 e sembrano essere il pretesto per lanciare lo scoop di qualche ora che non un’occasione per fare una corretta informazione.
 

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