Putin a Scholz: "Difficile immaginare una guerra in Europa? Quella della Nato contro la Jugoslavia io la ricordo bene"
Nell’ultimo periodo la propaganda occidentale ha molto battuto sul tasto della guerra, soprattutto per accusare la Russia di voler invadere l’Ucraina e quindi di voler scatenare una nuova guerra in Europa.
Se andiamo oltre la propaganda possiamo però vedere che una guerra vera, con i suoi orrori, è stata scatenata proprio dalla NATO nel cuore dell’Europa come ha ricordato il presidente russo Putin al cancelliere tedesco Scholz oggi in visita a Mosca.
"La nostra generazione ha difficoltà ad immaginare una guerra in Europa? Quella della Nato contro la Jugoslavia io la ricordo bene”, ha affermato Putin di rimando a una dichiarazione del tedesco che sosteneva i giovani abbiano difficoltà a immaginare una guerra in Europa.
Putin ha poi ribadito che la Russia non ha alcuna intenzione di “iniziare una guerra”, ma non può chiudere gli occhi sulla libera interpretazione del principio di indivisibilità della sicurezza da parte degli Stati Uniti e della NATO.
"Gli Stati Uniti e l'Alleanza Atlantica interpretano abbastanza liberamente e a loro vantaggio i principi chiave della sicurezza uguale e indivisibile, sanciti in molti documenti comuni europei”, in riferimento al principio che la libertà di scegliere le alleanze è limitata dalla necessità di impedire che alcuni paesi promuovano la loro sicurezza a spese della sicurezza di altri.
Il presidente russo ha inoltre ribadito che le risposte degli Stati Uniti e della NATO alle proposte di sicurezza russe non soddisfano i requisiti "di base”, anche se contengono alcuni punti su cui Mosca è disposta a lavorare.
Commentando la situazione in Ucraina, Putin ha sottolineato che non ci sono ancora progressi sulla questione dello status speciale del Donbass e l'organizzazione delle elezioni locali. "La possibilità di ripristinare pacificamente l'integrità territoriale del paese attraverso il dialogo diretto con Donetsk e Luhansk continua ad essere ignorata", ha lamentato il presidente.
Putin ha anche denunciato "massicce" violazioni dei diritti umani in Ucraina e "la discriminazione contro la popolazione di lingua russa è sancita dalla legge".
La Russia vuole inoltre risolvere il problema della possibile adesione dell'Ucraina alla NATO ora, attraverso un processo di negoziazione, che non può essere liquidato con la semplice promessa di non ammetterla nell'alleanza.
"Lei ha appena detto una frase meravigliosa: 'È stato detto che l'Ucraina non sarà nella NATO nei prossimi anni'. Cosa significa 'è stato detto'? Lei e noi dovremmo capire cosa significa "è stato detto" nelle relazioni tra paesi. Ci è stato detto per 30 anni che la NATO non si sarebbe espansa verso i confini della Russia, ma adesso vediamo le infrastrutture della NATO proprio vicino alla nostra porta di casa", ha detto Putin in risposta alla domanda di un giornalista in conferenza stampa.
Putin ha poi aggiunto: “È stato detto, come lei ha detto, che questo non accadrà domani. Ma quando, allora? Dopodomani? Cosa cambia per noi dal punto di vista storico? Assolutamente nulla”.
"La Russia sente che l'Ucraina non è pronta ad entrare nella NATO oggi, e noi conosciamo questa premessa. E dicono subito che non sarà ammessa domani, ma sarà ammessa quando la prepareranno per questo. Ma questo potrebbe essere troppo tardi per noi. Pertanto, vogliamo che questa questione sia risolta ora, proprio ora, nel prossimo futuro, attraverso un processo di negoziazione, con mezzi pacifici”.
Quindi la Russia, per bocca del suo presidente, ha espresso la speranza che i partner ascoltino le sue preoccupazioni e le prendano sul serio.