Il capo della delegazione permanente della Siria alle Nazioni Unite, Bashar Al Jaafari, ha esortato domenica la comunità internazionale presente al Vertice MNOAL a Margarita (Venezuela) a denunciare l'attentato dell'esercito nord-americano contro l'esercito siriano di sabato (costato la vita a decine di soldati siriani) e la complicità esistente con i gruppi terroristici.
Subito dopo l'attentato (o raid), l'Isis ha immediatamente attaccato la zona, avanzando. "Questo dimostra chiaramente che esiste un legame tra le truppe statunitensi e Daesh", ha proseguito. Dopo aver condannato le azioni ostili condotte contro la Siria, Jaafari ha ribadito che l'azione anti-terrorismo praticato in Siria non si limita alla Daesh ma a tutti i gruppi jihadisti che ricevono un sostegno da parte degli Stati Uniti, Qatar, Arabia Saudita e altri emiri del Golfo.
"L'unico modo per combattere il terrorismo è quello di rispettare la Carta delle Nazioni Unite e la legalità internazionale", ha dichiarato.
Durante il suo discorso ha ringraziato il sostegno ricevuto dalla Russia e dalla Repubblica islamica dell'Iran nella lotta ai vari gruppi terroristici e nel ripristino della stabilità in alcune città.
Il diplomatico ha ribadito che la Siria è sempre stata disposta a ricevere i contributi che portano ad una soluzione politica, senza interferenze straniere o interferenze nella sua sovranità.
L'ambasciatore siriano presso l'Onu ai microfoni di TeleSur ha poi dichiarato: "Colpire la base militare per 50 minuti facendo 83 morti e 100 feriti è "una burla". Gli Usa intendevano anche provocare la Russia. Ma tutto il mondo sa che la politica americana si basa su violenza e menzogna."