Come l'occidente ha provocato la guerra in Ucraina - Recensione
Roma, operaio precipita da un ponteggio, morto sul colpo. Quando si fermerà questa strage?
Foto ANSA
Neanche le festività natalizie fermano la strage dei morti sul lavoro. Oggi, a Roma, nella centralissima Via Merulana, un operaio di 59 anni è morto sul colpo caduto da un ponteggio.
Ormai i morti sul lavoro nel 2021 hanno sforato ampiamente quota 1000, e ogni volta c'è un senso di frustrazione nel dover riportare queste notizie.
La domanda quando muore un lavoratore nell'edilizia è sempre la solita. C'erano misure di sicurezza adeguate? Nella rabbia ne giungono altre, perché a 59 anni un lavoratore, di solito nell'edilizia si lavora in giovane età, avrebbe già maturato i contributi per andare in pensione e ancora su un ponteggio a diversi metri di altezza? Con i rischi che ne conseguono? Quantomeno dovrebbe occupare una postazione meno rischiosa.
Con le riforme pensionistiche dettate dall'Unione Europea e attuate dai loro rappresentanti in Italia vedremo sempre più lavoratori in età avanzata morire sui cantieri, specie quelli edili. Le condizioni economiche sempre più difficili costringeranno sempre più lavoratori ad accettare qualsiasi lavoro, in condizioni di sicurezza precarie.
Ancora più frustrante, con più di 1000 morti sul lavoro non si proclama uno straccio di sciopero generale per imporre più controlli alle aziende, più assunzioni negli enti che dovrebbero vigilare sul rispetto delle norme sulla sicurezze sul lavoro.
Sarebbero bastante le parole dell’Ispettorato nazionale del lavoro Bruno Giordano, "nove imprese edili su dieci non sono in regola", per scatenare un'ondata di indignazione e mobilitazione.
Ancora tutto tace.