Slogan nazista sulle maglie dell'Ucraina, l'Europa tace
Nuova provocazione dell’Ucraina. Oggetto del contendere con la Russia questa volta è la maglia della nazionale di calcio di Kiev che sarà indossata in occasione dei prossimi campionati Europei (Euro 2020) in programma l’anno passato ma rinviati a causa della pandemia.
Il capo della Federcalcio ucraina Andrei Pavelko ha dichiarato che la squadra nazionale di calcio dell’Ucraina indosserà divise con lo slogan dei nazionalisti ucraini: «Gloria all'Ucraina! Gloria agli eroi!». Inoltre la divisa di gioco riporterà i contorni geografici dell’Ucraina compresa la Crimea che Kiev non controlla come parte del paese.
«Crediamo che il disegno della forma dell'Ucraina darà forza ai giocatori perché lotteranno per tutto il Paese», ha aggiunto Pavelko.
Disegnare la Crimea come parte dell'Ucraina sulla nuova divisa della squadra nazionale di calcio ucraina è una libertà artistica angosciante, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
«La squadra di calcio ucraina ha legato l'Ucraina alla Crimea russa. La spiegazione è metafisica quanto la stessa agonizzante libertà artistica: è per rallegrare i giocatori», ha scritto sul suo canale Telegram.
«Peccato che debbano riporre le loro speranze solo su questo. La tecnica non è nuova. Si chiama trompe-l'?il, ovvero una tecnica artistica usata per creare un'illusione dell'impossibile o, al contrario, immaginare qualcosa di non-esistente come se potesse essere toccato», ha osservato la diplomatica.
Secondo Zakharova, mettere il saluto dei nazionalisti ucraini sull'uniforme sportiva è un altro tentativo della propaganda ufficiale di Kiev dove «molti in Ucraina e al di fuori di essa si collegano all'Ukrainian Insurgent Army (UPA, fuorilegge in Russia), Stepan Bandera e i loro crimini durante la seconda guerra mondiale».
«A quanto pare Kiev sta cercando di allontanare questo slogan dalla sua origine scomoda e riempirlo di un nuovo significato positivo per far sì che il mondo intero lo prenda come uno slogan progressista, che è in linea con l'agenda globale», ha spiegato.
Maria Zacharova ha inoltre evidenziato che ‘Gloria all'Ucraina! Gloria agli eroi!’ era un grido di battaglia dei nazisti.
«Durante la guerra, il grido nazista è stato utilizzato in gruppi armati nazionalisti ucraini regolari e irregolari, la maggior parte dei quali era fedele alla Germania nazista e alcuni facevano persino parte dell'esercito tedesco. Dopo la guerra, questo slogan è stato usato dai banditi nell'Ucraina occidentale ed ex militanti dell'UPA che si sono arresi alle truppe statunitensi e hanno evitato la giustizia vivendo in Occidente. Gli organizzatori e gli spettatori del torneo di calcio europeo devono saperlo».
Sulla vicenda è intervenuto anche il Cremlino. Il portavoce presidenziale Dmitry Peskov ha dichiarato all’agenzia Tass: «Tutti gli aspetti sono regolati dalla UEFA». Queste la sua risposta quando gli è stato chiesto se la Russia vieterebbe l'uso di questa divisa nel caso l’Ucraina dovesse arrivare ai quarti di finale a San Pietroburgo.
Ancora una volta a fare rumore è il silenzio assordante dei liberali occidentali. Quegli stessi che vedono fascisti e nazisti in ogni dove, quasi sempre dove non c’è n’è traccia, adesso tacciono. Come quando accolgono con tutti gli onori dirigenti neonazisti nei loro paesi, oppure quando reclamano con forza il rilascio di esponenti neonazisti come l’oppositore bielorusso Roman Protasevich. Visto che questi personaggi sono strumentali alle loro agende, glissano sull’ideologia criminale che muove le loro azioni.