Solidarietà de l'AD a l’attivista italo-palestinese Karem Rohana e la giornalista Sabene per l'aggressione squadrista subita
Vi proponiamo questo breve articolo di Francesco Fustaneo che denuncia una vergognosa aggressione subita da due divulgatori di informazione non in linea con la propaganda dominante sul conflitto in Palestina. A Benedetta Sabene e Karem Rohana la solidarietà incondizionata della redazione de l'AntiDiplomatico
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di Francesco Fustaneo
“Ieri hanno seguito me e Karem, hanno aspettato che scendessimo dalla mia macchina per allontanarmi per iniziare a prendere lui a calci e pugni”. L’esternazione in questione proviene dal profilo Instagram di Benedetta Sabene, redattrice di Servizio Pubblico di Michele Santoro.
“Mi hanno appena massacrato a calci e pugni in faccia e nella schiena. Due Smart mi hanno seguito dall’aeroporto e quando sono sceso dalla macchina di una mia amica mi hanno assaltato” scrive sempre su Instagram, Karem Rohana, 35 anni, divulgatore italo-palestinese .
Il fattaccio di cui sono stati loro malgrado vittime, sarebbe avvenuto martedì 24 ottobre intorno alle dieci e mezza di sera, in via Ostiense a Roma, praticamente davanti a Parco Shuster, a pochi metri dalla basilica di San Paolo.
Proprio Sabene su Instangram entra nei dettagli dell’aggressione: “È successa una cosa gravissima. Sono andata a prendere Karem alla metro, l'ho accompagnato in zona mia, ci volevamo prendere una cosa da bere. Una volta scesi dalla macchina, due persone a volto coperto, incappucciati. Mi hanno spinta, poi hanno preso lui, l'hanno buttato a terra e l'hanno aggredito a calci e a pugni. Io ho cominciato a urlare per attirare l'attenzione e si sono per fortuna affacciate delle persone, che hanno visto questi due ragazzi correre verso due macchine, poi sono scappati. Siamo in un momento in cui delle persone si sentono libere di pedinare e aggredire un ragazzo soltanto perché è palestinese".
“Sono al pronto soccorso, si stanno prendendo cura di me, il dolore è abbastanza forte, soprattutto alla schiena, non riesco a muovere niente. Ovviamente sporgerò denuncia. Vorrei quasi ringraziarli, perché non fanno altro che darmi ragione. Volevano proprio ammazzarmi, secondo me", racconta invece Karem in una “storia”sempre su Instagram .
Per la cronaca il divulgatore/influencer da poco era atterrato a Fiumicino; era rimasto bloccato in Israele fin dal giorno dell'attacco missilistico lanciato da Hamas.
Dopo il pestaggio è stato portato in ospedale.
Con oltre 127mila followers è da lungo tempo attivo sui social media per la difesa dei diritti della causa palestinese e a più riprese si è schierato contro l’occupazione militare di Israele . Un impegno portato avanti anche nei recenti giorni contestualmente all’ intensificarsi dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Ieri, prima della partenza da Israele aveva postato alcune storie in cui chiedeva agli amici un passaggio dall’aeroporto.
Sulla vicenda starebbe ora indagando la Digos.