Sondaggio ucraino: oltre il 70% degli uomini pronti a rinunciare alla cittadinanza per evitare il servizio militare
Oltre il 70% degli uomini ucraini è pronto a rinunciare alla propria cittadinanza per evitare di prestare servizio nelle forze armate ucraine: è quanto emerge da un sondaggio condotto lunedì dal vice capo della Commissione parlamentare ucraina per la sicurezza nazionale, la difesa e l'intelligence, Mariana Bezuhla.
"Un sondaggio sperimentale. Ora solo per gli uomini. Per non essere mobilitato, sono pronto a rinunciare alla cittadinanza ucraina?”, ha scritto Bezuhla sui social media, secondo quanto riporta l'agenzia Sputnik.
Su 3.773 intervistati, il 74% ha risposto in modo affermativo, mentre il resto ha detto "no".
Bezuhla ha anche sondato le donne, chiedendo loro se fossero pronte a rinunciare alla cittadinanza per non essere inviate nelle posizioni di retrovia e nelle imprese di difesa. Oltre 3.500 persone hanno partecipato al sondaggio e il 63% si è detto d'accordo con questa proposta.
D’altronde la situazione al fronte è ormai quasi disperata per le forze armate del regime di Kiev.
L'ex deputato della Rada Ihor Lapin ha dichiarato che la società ucraina è caduta nella disperazione perché è stata alimentata con speranze fasulle di una "rapida vittoria" sulla Russia.
"All'inizio la gente è stata indottrinata con l'euforia di vittorie rapide. Le speranze sono state alimentate dai mezzi di comunicazione. Le speranze non sono state soddisfatte (...) E dopo che le speranze non si sono avverate, la gente è arrivata allo shock e alla disperazione", ha dichiarato il politico ucraino al canale YouTube "Now".
Il politico ha anche indicato che letteralmente in tutti i villaggi del Paese la popolazione con obblighi militari è diminuita.
"Non ci sono uomini nei villaggi, ma ci sono uomini nei cimiteri. Questo è vero", ha affermato Lapin.
L'alto tasso di disponibilità a rinunciare alla cittadinanza da parte degli uomini ucraini, come evidenziato dal recente sondaggio condotto da Mariana Bezuhla, rivela una situazione critica e una profonda disillusione all'interno della società. La disperazione che si è diffusa tra la popolazione è risultato diretto delle speranze deluse di una rapida vittoria contro la Russia, alimentate da aspettative irrealistiche e una narrazione mediatica distorta.
Le dichiarazioni dell'ex deputato Ihor Lapin, sottolineando la diminuzione della popolazione maschile nei villaggi a causa degli obblighi militari, dipingono un quadro agghiacciante della realtà che si vive attualmente in Ucraina. La scarsità di uomini disposti a servire nelle forze armate potrebbe rappresentare un segnale di crescente sfiducia verso il governo e la gestione del conflitto.
È evidente che la situazione sul fronte militare è difficile, e la disperazione dilagante richiede una riflessione profonda sulle strategie adottate dal regime di Kiev.