Tria ha detto la verità. E stampa e grandi partiti hanno subito voltato lo sguardo altrove

Tria ha detto la verità. E stampa e grandi partiti hanno subito voltato lo sguardo altrove

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di Giorgio Cremaschi


Il ministro dell’economia Tria, uomo di fiducia di Mattarella nel governo gialloverde, ha denunciato un ricatto del ministro delle finanze, ora presidente del parlamento, della Germania, Schauble. Nel 2013 il ministro dell’economia del governo Letta, Saccomanni, avrebbe deciso il catastrofico “bail in” - scaricare su correntisti e risparmiatori i fallimenti bancari- in seguito al ricatto di quel ministro tedesco sul sistema bancario italiano. Schauble avrebbe minacciato di diffondere la notizia che il sistema bancario italiano non fosse solvibile e di agire di conseguenza in sede UE. Non era una minaccia vana. La UE sotto il comando di Schauble stava devastando il sistema bancario e produttivo di Cipro e della Grecia, con gli esiti sociali catastrofici che conosciamo..

Come oggi sappiamo le banche tedesche hanno poi lucrato quasi 2 miliardi di profitti dagli “aiuti” alla Grecia, a proposito questa parola, aiuti, non vi fa venire in mente la stessa generosità che UE ed USA stanno usando verso il Venezuela? 
Dunque la minaccia era vera e credibile, la Grecia era usata come cavia ed esempio terroristico verso tutti i paesi che non volessero accettare i diktat di Schauble, travestiti da Unione Europea. Quindi il governo italiano, nonostante il parere contrario della Banca d’Italia, decise di cedere e approvò il bail in, con tutte le conseguenze che poi conosciamo.

Il ministro Tria ha detto la semplice verità e poi naturalmente l’ha subito smentita. La stampa ha messo a tacere la notizia, trattando il ministro come una sorta di arbitro Alessi in crisi da VAR. E gran parte del palazzo politico, sia gli europeisti sia i sovranisti, non ha neppure dedicato un commento ad una denuncia così grave. Che richiederebbe invece, in un paese libero e democratico, l’accertamento della verità con un dibattito pubblico forte e centrale. 

Invece Tria si é comportato come un commerciante che denunci il pizzo e poi, messo alle strette, affermi di aver esagerato. E stampa e grandi partiti hanno subito voltato lo sguardo altrove. 



Se ci fosse bisogno di prove che Tria ha detto la verità, esse stanno proprio nei comportamenti omertosi del palazzo nei confronti delle sue affermazioni. Mettere tutto a tacere, non possiamo mica permetterci uni scontro col potere politico finanziario tedesco proprio ora che siamo in crisi, questa è l’unità nazionale della paura. 

La UE opera come la mafia, e il potere finanziario della Germania e dei suoi partner ne è la cupola. Poi c’è l’europeismo per gonzi che serve a coprire la realtà. Quella di un sistema dove gli interessi del sistema finanziario tedesco sono la sola regola da rispettare scrupolosamente e nel silenzio, negandone la stessa esistenza. 

Non è vero che la UE faccia solo gli interessi di Schauble e compagnia, la mafia non esiste.

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