Un nuovo blackout in Venezuela causato da un attacco elettromagnetico. L'energia elettrica è ristabilita a Caracas e buona parte del paese

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Un nuovo blackout in Venezuela causato da un attacco elettromagnetico. L'energia elettrica è ristabilita a Caracas e buona parte del paese

 

Il ministro della Comunicazione del Venezuela, Jorge Rodríguez, ha riferito che le prime indicazioni emerse dalle indagini sul nuovo massiccio blackout in Venezuela, suggeriscono che la probabile causa sia un attacco elettromagnetico.

 

Il nuovo evento che ha lasciato la maggior parte del territorio venezuelano senza elettricità si è verificato alle 16:45 ora locale e ha interessato anche le telecomunicazioni e il servizio idrico.

 

"Le prime indicazioni ricevute dalle indagini sono orientate verso un attacco elettromagnetico che ha cercato di influenzare il sistema di generazione idroelettrica di Guayana, il principale fornitore di questo servizio nel paese", ha reso noto il ministro.

 

Il governo venezuelano, attraverso il ministro delle comunicazioni, ha anche riferito che "il governo bolivariano ha implementato protocolli di protezione e sicurezza che ci consentono di affermare che siamo in procinto di riconnessione per ripristinare l'esercizio dell'energia elettrica nel più breve tempo possibile".

 

Il portavoce ufficiale ha inoltre informato di aver attivato meccanismi speciali dello Stato venezuelano, come lo Stato maggiore elettrico, il Centro operativo strategico delle forze armate e i corrispondenti ministeri, "meccanismi per far fronte alle contingenze nella fornitura di acqua potabile".

 

Ha spiegato che anche il governo centrale è attivo, occupandosi della contingenza nel servizio di trasporto a seguito dell'interruzione elettrica, nonché della «sorveglianza e approccio di qualsiasi situazione nei nostri centri sanitari».

 

"Informiamo anche che abbiamo ordinato un dispiegamento delle agenzie di sicurezza competenti per garantire la pace e la tranquillità di tutta la popolazione", ha dichiarato Jorge Rodríguez.

 

L’energia elettrica torna a Caracas

 

La Corporación Eléctrica Nacional (Corpoelec) del Venezuela ha riferito martedì che il servizio di elettricità è stato ripristinato al 100 percento a Caracas e lavora incessantemente per normalizzazione del servizio a livello nazionale. 

 

La compagnia elettrica ha reso noto attraverso Twitter che oltre alla capitale l’energia elettrica è stata parzialmente ripristinata negli Stati di Mérida, Trujillo, Barinas e Aragua. 

 

Il Ministro del Potere Popolare per l’Energia Elettrica, Freddy Brito, da parte sua, ha twittato: "Mi congratulo con il popolo venezuelano per il suo carattere civile, per il suo impegno per la pace, valorizzando gli sforzi compiuti dagli operai per il totale ripristino del sistema".

 

Situazione tranquilla dopo il nuovo attacco

 

"Se l'obiettivo, come è prevedibile, era generare disagio al popolo, abbiamo cattive notizie: di nuovo il popolo cresce nella difficoltà e assume questa situazione con assoluta consapevolezza e controllo", ha affermato il presidente dell'Assemblea Nazionale Costituente (ANC), Diosdado Cabello, attraverso Radio Nacional de Venezuela (RNV), in una trasmissione speciale realizzata in seguito al nuovo attacco al sistema elettrico nazionale (SEN).

 

"Lo diciamo con assoluta proprietà, con conoscenza della causa, c'è assoluta calma nel paese", ha detto Cabello che di fronte a questa nuova azione terroristica ha proposto l'etichetta #BastaDeAtaquesAlaPatria.

 

Secondo il portale Venezolana de Televisión (VTV), il presidente nonché primo vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) ha riferito che quartieri, comunità e urbanizzazioni, su tutto il territorio nazionale, hanno assunto la situazione questo pomeriggio e sera con assoluta tranquillità e "con consapevolezza civica del disagio e degli inconvenienti causati dal nuovo sabotaggio terroristico".

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