Venezuela: Filven 2023 renderà omaggio alla scrittrice palestinese Adania Shibli censurata a Francoforte
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha autorizzato l'inclusione della scrittrice palestinese Adania Shibli tra i premiati della 19ª Fiera internazionale del libro del Venezuela (Filven 2023), che si terrà dal 9 al 19 novembre presso il ‘Círculo Militar’ di Caracas. Shibli avrebbe dovuto ricevere un premio alla Fiera del Libro di Francoforte (Germania) per il libro “Un dettaglio minore“, che racconta la storia vera dello stupro e dell'omicidio di una giovane ragazza da parte dei soldati israeliani nel 1949.
La notizia è stata diffusa dal Ministro del Potere Popolare per la Cultura della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Ernesto Villegas, attraverso il suo account sul social network X.
Nel messaggio diffuso dal ministro si precisa che “la scrittrice era stata ritenuta meritevole di un premio alla Fiera del Libro di Francoforte, ma all'ultimo momento la consegna del riconoscimento è stata annullato per motivi politici".
Secondo quanto spiegato dai media, l'associazione Litprom, che assegna il LiBeraturpreis, ha annunciato venerdì scorso che l'autrice non riceverà il premio alla fiera, come inizialmente previsto.
#Información
— Ernesto Villegas Poljak (@VillegasPoljak) October 18, 2023
El presidente @NicolasMaduro ha autorizado la inclusión de la escritora palestina Adanía Shibl entre las homenajeadas de la XIX Feria Internacional del Libro de Venezuela #Filven2023, convocada en #Caracas entre el 9 y el 19NOV. La creadora literaria se hizo… pic.twitter.com/gr16lni8Ba
Shibli avrebbe dovuto ricevere il premio per il suo libro "Un dettaglio minore", che racconta la storia vera dello stupro e dell'omicidio di una giovane ragazza da parte di soldati israeliani nel 1949. Il libro è stato nominato per il Man Booker Prize, il National Book Award e l'International Booker Prize. Il libro è uscito in inglese, francese, italiano, spagnolo, ebraico e coreano.
La fiera di Francoforte è "completamente solidale con Israele", ha dichiarato il suo direttore, Jürgen Boos, in un comunicato di qualche giorno fa. Successivamente, il programma è stato riorganizzato per dare un posto predominante alle voci pro-israeliane.
Più di 600 persone del settore hanno firmato una lettera aperta di protesta, tra cui i premi Nobel Olga Tokarczuk e Abdulrazak Gurnah e la scrittrice canadese Naomi Klein, che hanno accusato gli organizzatori di aver "chiuso lo spazio a una voce palestinese". Diversi gruppi editoriali arabi hanno annunciato il boicottaggio della fiera e la Malesia ha annunciato il ritiro della sua presenza.
I firmatari chiedono una rettifica e ricordano che "la Fiera del Libro di Francoforte ha la responsabilità di creare spazi per gli scrittori palestinesi per condividere i loro pensieri, sentimenti e riflessioni sulla letteratura in questi tempi terribili e crudeli, senza chiuderli".
In Venezuela, la Filven 2023 renderà omaggio ad Armando Carías, scrittore per bambini e creatore di teatro, e, postumo, agli scrittori centenari Carmen Delia Bencomo e Domingo Alberto Rangel. La fiera sarà dedicata alla Biblioteca Nazionale per il suo 190° anniversario e alla Editorial Vadell Hermanos per i suoi 50 anni di attività, aggiunge il messaggio di Villegas.
Questa vicenda mette in evidenza una volta di più la complessa questione della doppia morale occidentale, che troppo spesso prevale nelle relazioni internazionali. Mentre il Venezuela è accusato di essere una brutale dittatura ed è soggetto a forti sanzioni da parte dell'Occidente, l'accoglienza riservata alla scrittrice palestinese Adania Shibli in questo paese sudamericano è un atto di solidarietà democratica e vicinanza concreta nei confronti di una voce palestinese censurata in Germania. Oltre che una conferma del sostegno di Caracas alla causa palestinese.
La controversia alla Fiera del Libro di Francoforte, in cui l'associazione Litprom ha deciso di annullare il premio per Shibli per motivi politici, solleva domande sulla coerenza delle politiche occidentali. Mentre il libro "Un dettaglio minore" ha ricevuto riconoscimenti e nomination prestigiose, le voci pro-israeliane come al solito dettano legge e impongono censure con il plauso della cosiddetta ‘intellighenzia democratica’ liberale.