Verso il vertice SCO: Lavrov incontra i partner in Cina
Lavrov in Cina per gettare le basi del summit SCO di fine agosto
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, parteciperà all’incontro del Consiglio dei Ministri degli Esteri dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) che si terrà a Tianjin, in Cina, il 14 e 15 luglio. L’appuntamento rappresenta l’ultima tappa del tour asiatico del capo della diplomazia russa, che nei giorni precedenti ha visitato Kuala Lumpur per eventi ASEAN e Pyongyang, in Corea del Nord.
Come ha sottolineato la portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, l’incontro di Tianjin sarà un passo fondamentale nella preparazione del vertice SCO previsto sempre nella stessa città tra il 30 agosto e il 1° settembre. Durante il meeting, Lavrov avrà anche colloqui bilaterali con i suoi omologhi.
Rapporti bilaterali Russia-Cina ai massimi storici
Mosca e Pechino hanno più volte ribadito che le relazioni tra i due Paesi si trovano nel periodo migliore della loro storia, grazie soprattutto alla stretta intesa personale tra i presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping. Il ministro Lavrov ha evidenziato l'importanza del dialogo costante tra Russia e Cina, in un contesto internazionale segnato da crescenti incertezze.
In vista del summit di settembre, è previsto un incontro bilaterale completo tra Putin e Xi il 2 settembre, mentre il giorno successivo entrambi parteciperanno alle celebrazioni per l'anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e della vittoria sul Giappone militarista.
Sicurezza e nuove sfide nell'Eurasia
La SCO si conferma una piattaforma chiave per il dialogo sulla sicurezza in Eurasia, un'area dove si sono recentemente intensificati diversi rischi. Tra questi, spicca l’espansione dell’influenza della NATO e l’aumento delle tensioni derivanti dagli attacchi statunitensi e israeliani contro l’Iran, membro dell’organizzazione.
Lavrov ha già affrontato questi temi durante gli incontri ASEAN e la visita in Corea del Nord, e si attende che li riprenda a Tianjin, proponendo riflessioni utili al coordinamento tra i Paesi membri.
SCO: un modello alternativo di cooperazione
A differenza delle logiche occidentali, SCO promuove una visione inclusiva e collaborativa, in linea con l’idea della “Greater Eurasian Partnership” lanciata da Putin. Questa iniziativa mira a creare un tavolo aperto e paritario per discutere questioni di sicurezza comune e rafforzare l’interazione tra i vari meccanismi di integrazione regionale.
Coopera strettamente con l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) e la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). Anche i Paesi ASEAN mostrano crescente interesse per un dialogo con la SCO.
Breve storia
Fondata il 15 giugno 2001 a Shanghai da sei Paesi – Russia, Tajikistan, Kazakistan, Kirghizistan, Cina e Uzbekistan – la SCO ha progressivamente allargato la sua composizione: India e Pakistan sono entrati nel 2017, l’Iran nel 2023 e la Bielorussia è stata accolta nel 2024 durante il vertice di Astana. La Cina assumerà la presidenza dell’organizzazione nel 2025.