VIDEO. Attivisti ebrei contestano e interrompono discorso di Trump per il suo appoggio a Israele

Giovani attivisti ebrei statunitensi che contestano l'occupazione israeliana, ieri, hanno interrotto un discorso di Donald Trump davanti a un gruppo di lobbisti sionisti.

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VIDEO. Attivisti ebrei contestano e interrompono discorso di Trump per il suo appoggio a Israele


Un gruppo di attivisti ebrei statunitensi dell'Associazione 'If Not Now' ha contestato l'intervento del Presidente degli Stati Uniti in una conferenza a Las Vegas organizzato della lobby filo-israeliana RJC.
 
I giovani hanno messo in scena la loro protesta proprio Trump aveva cominciato a parlare e, in un comunicato diffuso dopo l'atto con la parola "Piaga" alludendo alle 10 piaghe che secondo la Torah, Dio punì il popolo egiziano ai tempi di Mosè per la tirannia del Faraone.
 
Mentre il servizio di sicurezza portava fuori gli attivisti tra i fischi dei sostenitori del presidente e diIsraele, i giovani hanno cantato l'inno Olam Chesed yibaneh ( "Io costruirò il mondo con l'amore" in ebraico) si legge nella dichiarazione.
 
 

 
 
Nella nota, si definisce Trump "Faraone dei tempi moderni" e invita gli ebrei a respingere i parassiti dell'occupazione e il nazionalismo bianco  avvertendo che il sostegno di RJC al Presidente degli Stati Uniti e al primo ministro L'israeliano Benjamin Netanyahu "va contro la tradizione morale ebraica" per fomentare il razzismo e la violenza.
 
Poi il gruppo ha lanciato l'allarme sul fatto che il "sostegno incondizionato" a Trump "e altri leader repubblicani" da parte di Israele e Netanyahu non solo non aiuta gli ebrei, ma mette a repentaglio, dando spinta al razzismo e, in particolare, al nazionalismo bianco, dando l'esempio del massacro commesso in ottobre in una sinagoga di Pittsburgh.
 
Allo stesso modo, l'associazione critica che i leader israeliani "fannocausa comune con gli antisemiti, razzisti e negazionisti, dalla Polonia e l'Ungheria in Brasile e negli Stati Uniti" e la censura, in particolare, il recente incontro nella Palestina occupata tra Netanyahu e Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, che rimprovera per aver detto che il nazionalsocialismo tedesco era "un movimento di sinistra".
 
 

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