Vincenzo Costa - C'era una volta un'Europa cosmopolita, lavoratrice, pacifista

2473
Vincenzo Costa - C'era una volta un'Europa cosmopolita, lavoratrice, pacifista


di Vincenzo Costa*


C'era una volta un'Europa cosmopolita che la guerra come scelta, per qualsivoglia ragione, non la contemplava nemmeno. Era l'Europa dei viaggiatori che considerava la pace tra i popoli come unica opzione e questo non per bontà d’animo, ma perché costoro avevano vissuto in più città, in più Paesi: non avevano una sola identità culturale, linguistica, geografica.

Era la Mitteleuropa di Joseph Roth, Zweig, Kraus, Canetti, quella di Herzog sulla frontiera franco-tedesca, di Brokken che ci racconta la vita di Dostoevskij e la magia eterogenea dei Baltici, della Zambrano e di Neruda esiliati, di Ernesto Sabato argentino, calabrese, arbëreshë che visse a Parigi innamorato della fisica e della filosofia. L'Europa dell'esule Tönle di Mario Rigoni Stern, caratterizzato dall'istintiva resistenza ad accettare come normale ciò che invece è determinato dalle dinamiche della Storia (la prima guerra mondiale), quella
di Ungaretti poeta della pace in trincea -si sta come d'autunno sugli alberi le foglie- e dello sradicamento geografico e interiore:"in nessuna parte di terra mi posso accasare, a ogni nuovo clima che incontro mi trovo languente che già gli ero stato assuefatto, e me ne stacco sempre straniero (...) cerco un paese innocente"

Non era dunque solo il vecchio continente degli ebrei erranti e degli intellettuali giramondo, era anche quello dei lavoratori uniti dalla fatica quotidiana come monito all’eccesso che la promessa di vittoria insita in ogni guerra cela. Lavoratori che potevano anche essere senza patria, come quell’uomo semplice del romanzo di Roth, il maestro “Giobbe”, diviso tra città e lingue (passa dal russo all’inglese) da non poterne abbracciare nessuna in modo assoluto: ‘’più la vita lo spoglia e lo sradica da tutto, più egli appare fermo, con lo sguardo lucido e una forza segreta di resistenza’’.

Era forse una fuga senza fine, una partita a scacchi giocata sul filo del rasoio, la nostalgia per un mondo che moriva, come sta morendo la nostra Europa, tradita dalle élites che ci avevano raccontato una storia diversa, nella quale l’odio per il nemico non c’era, dove la caccia alle streghe era un retaggio del passato, mera materia storica.
 
*Post Facebook del 3 aprile 2025
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza di Michelangelo Severgnini “Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche" di Francesco Santoianni L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una tassa giusta per i miliardari di Michele Blanco Una tassa giusta per i miliardari

Una tassa giusta per i miliardari

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Il romanzo anticinese di Fubini di Fabrizio Verde Il romanzo anticinese di Fubini

Il romanzo anticinese di Fubini

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti