WAPO - Trump valuta la possibilità di autorizzare attacchi ucraini a lungo raggio contro la Russia
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta considerando la possibilità di consentire all’Ucraina di condurre attacchi a lungo raggio contro obiettivi russi utilizzando missili ATACMS, di fabbricazione statunitense, secondo fonti riportate martedì dal Washington Post. La decisione, se presa, permetterebbe a Kiev di utilizzare i 18 lanciatori ATACMS già forniti per colpire a una distanza massima di circa 300 chilometri, ampliando significativamente la portata operativa dell’esercito ucraino.
Secondo il quotidiano statunitense, l’autorizzazione potrebbe includere anche la consegna di ulteriori munizioni per questi sistemi missilistici. Sebbene i missili ATACMS non raggiungerebbero le principali città russe come Mosca o San Pietroburgo, l’Ucraina sarebbe in grado di colpire basi militari, aeroporti e depositi di rifornimenti posti in profondità nei territori russi, finora fuori dalla loro portata. Da mesi il Pentagono spinge per un utilizzo più efficace di questi strumenti allo scopo di indebolire la capacità militare russa.
Questa notizia segue un ultimatum di 50 giorni lanciato da Trump a Mosca, in cui ha minacciato l’imposizione di pesanti tariffe – fino al 100% – sui partner commerciali russi qualora non si registrassero progressi significativi verso un accordo di pace.
L’autorizzazione all’Ucraina all’uso dei missili a lungo raggio risale all’autunno del 2024, durante l’amministrazione Biden, con alcune limitazioni geografiche. Tuttavia, secondo fonti ufficiali, le scorte di ATACMS fornite sono quasi esaurite a causa dell’intensificarsi dei combattimenti nei primi mesi del 2025.
Non sono mancati episodi controversi: in alcuni casi, le forze ucraine hanno utilizzato missili ATACMS per colpire obiettivi civili all’interno del territorio russo. Il caso più grave è avvenuto lo scorso giugno, quando i frammenti di un missile sono caduti su una spiaggia in Crimea, causando la morte di quattro civili e il ferimento di oltre 150 persone.
Il Washington Post riporta anche che Trump ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la scorsa settimana. Durante il colloquio, Trump si è chiesto perché l’Ucraina non avesse ancora preso di mira Mosca, considerazione che la Casa Bianca ha poi invitato a non interpretare fuori contesto.
Dal lato russo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha liquidato la notizia definendola “solitamente falsa”, pur ammettendo occasionali “fughe di notizie gravi”, anche su testate considerate in precedenza rispettabili Questo possibile aumento del supporto militare degli Stati Uniti all’Ucraina potrebbe segnare un ulteriore innalzamento delle tensioni nel conflitto russo-ucraino, ponendo nuove sfide diplomatiche e strategiche a livello internazionale.