Peggio del TTIP: il trattato che rappresenta "un assalto all'interesse pubblico"

Montano le polemiche sul Tisa, l'accordo negoziato in gran segreto che mira a privatizzare l'acqua e delocalizzare la sanità

5176
Peggio del TTIP: il trattato che rappresenta "un assalto all'interesse pubblico"



da Wall Street Italia

Dopo il TTIP, un altro trattato commerciale di cui stanno discutendo a porte chiuse i leader mondiali rischia di favorire gli Stati Uniti e le multinazionali. Si chiama Tisa, Trade in Services Agreement e ha come obiettivo principale la liberalizzazione dei servizi, in testa la privatizzazione dell'acqua e la delocalizzazione della sanità. 
 
I paesi coinvolti nei negoziati sono tutti i membri dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), ovvero la maggior parte dei membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), più otto paesi in via di sviluppo. L'accordo proposto mira a liberalizzare praticamente tutti gli scambi di servizi, tra cui in costruzione, i servizi finanziari, i servizi pubblici e di business e servizi professionali. 
 
L’appuntamento è fissato per il 9 febbraio a Ginevra. E’ allora che, stando al sito di Public Services International, PSI, sindacato internazionale, dovrebbero incontrarsi in gran segreto i rappresentanti dei 48 stati coinvolti nella negoziazione di in pratica un accordo di liberalizzazione dei servizi, che ha già sollevato molte critiche. 
 
"I 48 paesi che partecipano alla trattativa TISA sembrano interessati a utilizzare gli accordi commerciali per legare paesi ad un’agenda di liberalizzazione e deregolamentazione estreme per garantire profitti aziendali a scapito dei lavoratori, gli agricoltori, gli utenti dei servizi e l'ambiente". In poche parole: a spese delle persone di legge sul sito di Public Services International, PSI, sindacato internazionale. 
 
"Crediamo che questo accordo di fatto porti a un trasferimento di servizi pubblici nelle mani di società private e straniere motivati solo dal profitto" ha sottolineato Rosa Pavanelli, leader di Public Services International, aggiungendo che "Se i governi sono così sicuri che stanno lavorando nell'interesse delle persone che rappresentano, perché fanno continuano a condurre questi negoziati segreti e non democratici? E' inaccettabile che i nostri governi ci escludano dalla discussione delle leggi e politiche che avranno un impatto la giustizia sociale ed economica". 
 
Sul sito Avaaz org intanto è partita la petizione online per protestare contro le modalità adottate per i negoziati. Finora sono state raccolte oltre 300 mila firme. "L'accordo (TISA), attualmente in fase di negoziazione a porte chiuse, potrebbe favorire la privatizzazione delle nostre risorse idriche e del sistema sanitario, facilitare il trasferimento dei dati bancari europei negli Stati Uniti e l'introduzioni di corti private non democratiche. Chiediamo la fine dei negoziati segreti sul TISA e la pubblicazione del mandato negoziale dell'UE" si legge sui sito.    

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Questo mondo ingiusto di Michele Blanco Questo mondo ingiusto

Questo mondo ingiusto

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti