Il 50% di tutte le terre coltivabili in Europa possedute dal 3% di grandi proprietari

Il 50% di tutte le terre coltivabili in Europa possedute dal 3% di grandi proprietari

Come la Pac facilita i grandi conglomerati e sta portando all'estinzione i piccoli coltivatori

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


I fenomeni di concentrazione e di accampamento delle terre non riguarda solo l'Africa e l'Asia, ma i grandi proprietari terrieri sono presenti anche all'interno dell'Unione Europea. E' quello che mostra in modo molto esplicitocon uno studio pubblicato il 14 aprile dall'organizzazione Transnational Institute.
 
I dati sono incredibili: il 3% dei proprietari di terreni agricoli controlla il 50 % delle terre dell'Unione Europea! Lo riporta Basta!, che sottolinea come in Francia questo trend è in netto aumento ai danni dei piccoli coltivatori: tra il 2003 e il 2010, il numero degli accampamenti inferiori ai 10 ettari, per esempio, è diminuito di un quarto e, nello stesso periodo, quelli superiori ai 50 ettari si sono estesi su 7 milioni d’ettari, vale a dire la superficie dell'Irlanda!

(Fonte Basta!)
 
Questo fenomeno sugli ettari agricoli coltivabili riguarda in particolare i paesi dell'Europa orientale. L'Ungheria, la Romania e la Serbia sono i paesi maggiormente soggetti alle mire degli investitori stranieri: 500.000 ettari in Serbia, il 15% di tutto il territorio agricolo, sono stati acquisiti, rileva la Transnational Institute, da società commerciale. A questi fenomeni di concentrazione e di finanziariazzione delle terre agricole, si aggiunge il problema dell'artificializzazione e di perdita di produttività delle terre. Tra il 2005 e il 2010, la superficie agricola in Francia è diminuita di 227.200 ettari, più o meno la superficie di Lussemburgo.
 
Il Transnational Institute punta il dito anche contro la Pac che determina per sua struttura un aumento delle concentrazioni terriere e lo sfruttamento dai grandi conglomerati: dal 1992, i sostegni apportati ai prezzi dei prodtti agricoli sono stati rimpiazzati dalle sovvenzioni alla produzione. In altre parole, maggiore è la concentrazione agricola, maggiori sono gli aiuti che si ricevono e il risultato è che nel 2011, l'1,5% dei maggiori conglomerati agricoli hanno percepito un terzo delle sovvenzioni della PAC.  Questa disuguaglianza nell'attribuzione delle sovvenzioni sono anche geografici: l'Europa dell'Ovest, che rappresenta il 44% delle terre coltivabili, ha ricevuto l'80 % delle sovvenzioni – contro il 20% per l'Europa dell'est.
 


Fonte (Basta!)

Chi sono i principali beneficiari di questi aiuti?  Non sono solo nell'agricoltura ma anche imprese del settore agro-alimentare. Dal 1997, ad esempio, Friesland Campina, una cooperativa olandese di latticini, ha percepito 1,6 milliardi - si miliardi - di euro di sovvenzioni!! Le imprese francesi Saint Louis Sucre (filiale della tedesca Südzucker) hanno beneficiato di quasi duecento milioni di sovvenzioni dal 2004. E la multinazionale Nestlé ha percepito 197 milioni di euro. 
 

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Se Zelensky parla di pace... di Paolo Desogus Se Zelensky parla di pace...

Se Zelensky parla di pace...

A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo di Geraldina Colotti A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo

A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin" di Francesco Santoianni Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima di Giuseppe Giannini Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Le principali tappe del declino italiano  di Gilberto Trombetta Le principali tappe del declino italiano

Le principali tappe del declino italiano

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE di Michelangelo Severgnini APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

Meta blocca RT sulle sue piattaforme di Andrea Puccio Meta blocca RT sulle sue piattaforme

Meta blocca RT sulle sue piattaforme

Storm Shadow su Mosca. E poi? di Giuseppe Masala Storm Shadow su Mosca. E poi?

Storm Shadow su Mosca. E poi?

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina di Paolo Arigotti Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti