Vaccini e Wto, i paesi ricchi bloccano la sospensione dei brevetti

13 Marzo 2021 18:13 Francesco Fustaneo

I membri del WTO (l'Organizzazione Mondiale del Commercio) hanno discusso lo scorso 11 marzo in merito alla proposta presentata da Sud Africa e India nell'ottobre del 2020, la quale chiedeva una rinuncia per tutti i membri a determinate disposizioni dell'accordo TRIPS in relazione alla "prevenzione, contenimento o trattamento"del COVID-19.

Si chiedeva in sostanza, una deroga sui brevetti per la produzione di vaccini contro il Covid-19, che secondo i promotori della richiesta, avrebbe reso più semplice la produzione dei sieri in regioni del mondo a basso reddito.

La finalità dunque, era quella di evitare gli ostacoli all'accesso tempestivo a prodotti medici a prezzi accessibili, inclusi vaccini e medicinali e all'ampliamento della produzione e della fornitura di prodotti medici essenziali.”

La sospensione sarebbe stata a tempo determinato, per un numero di anni da concordare con il Consiglio Generale fino a quando la vaccinazione diffusa non fosse stata implementata a livello globale e la maggior parte della popolazione mondiale sarebbe diventata immune.

Dal momento della sua presentazione, la proposta è stata sponsorizzata anche da Kenya, Eswatini, Mozambico, Pakistan, Bolivia, Venezuela, Mongolia, Zimbabwe, Egitto, Gruppo africano e Gruppo LDCs.

Nella nota diffusa dal Wto si legge che “i membri hanno ribadito il loro obiettivo comune di fornire un accesso tempestivo e sicuro a vaccini e medicinali di alta qualità, sicuri, efficaci e convenienti per tutti, ma hanno continuato a divergere sul ruolo svolto dalla proprietà intellettuale nel raggiungimento di tale obiettivo .I sostenitori hanno affermato che le capacità esistenti di produzione di vaccini nel mondo in via di sviluppo sono rimaste inutilizzate a causa delle barriere IP, e quindi sono state prodotte quantità insufficienti di vaccini per porre fine alla pandemia.....”

In parole povere i brevetti non saranno scalfiti e gli interessi delle multinazionali farmaceutiche preservate.

A opporsi alla proposta: Unione Europea, Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Giappone, Australia, Canada, Norvegia, ma anche il Brasile di Bolsonaro.

Si poteva formalmente imprimere una svolta in direzione dell’universalità dei brevetti sui vaccini e della sospensione della proprietà intellettuale per poter produrre dappertutto il numero di dosi necessarie, ma come prevedibile, tutto si è concluso con un nulla di fatto.



Le più recenti da Emergenza Covid

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa