AMERICOM: razionalizzazione militare o controllo sull'emisfero occidentale?

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AMERICOM: razionalizzazione militare o controllo sull'emisfero occidentale?

L'amministrazione di Donald Trump sta valutando una proposta che potrebbe rivoluzionare l'organizzazione del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti: la fusione dei due comandi di combattimento responsabili per il Nord e il Sud America. Secondo quanto riportato da NBC News, che cita cinque funzionari attuali ed ex, l'obiettivo è quello di creare un unico comando, denominato Comando America (AMERICOM), che riunirebbe sotto un'unica struttura il Comando Nord (NORTHCOM) e il Comando Sud (SOUTHCOM).

La proposta, ancora in fase di valutazione, mira a ridurre i costi e a semplificare le operazioni del Pentagono. Attualmente, il NORTHCOM, con sede in Colorado, è responsabile della difesa del territorio continentale degli Stati Uniti, del Canada, dell'Alaska e delle operazioni aero-spaziali e marittime nella regione. Il SOUTHCOM (Comando Sur), con base in Florida, invece, si occupa delle operazioni militari in Centroamerica, Sudamerica e Caraibi.

La fusione dei due comandi creerebbe un'unica entità con una giurisdizione estremamente ampia, che coprirebbe un'area geografica vasta e diversificata. Secondo due delle fonti consultate da NBC News, le sedi attuali in Colorado e Florida sono in lizza per ospitare il quartier generale del nuovo AMERICOM, insieme a un'ulteriore opzione in Alabama. La creazione dell'AMERICOM rappresenterebbe un cambiamento significativo nella struttura di comando delle forze armate statunitensi.

Un comando unificato per un controllo totale?

L'idea di creare l'AMERICOM nasce ufficialmente dalla volontà di ridurre i costi e ottimizzare le operazioni del Pentagono. Tuttavia, la portata geografica del nuovo comando – che coprirebbe Nord America, Centroamerica, Caraibi e Sudamerica – solleva interrogativi sulle reali intenzioni degli Stati Uniti. Unificare le operazioni militari sotto un'unica struttura potrebbe infatti permettere a Washington di esercitare un controllo più diretto e centralizzato su un'area storicamente considerata il "cortile di casa" degli Stati Uniti, secondo la dottrina Monroe del 1823.

Questa mossa potrebbe essere vista come un tentativo di riaffermare l'influenza statunitense in un momento in cui la presenza e l'influenza di altre potenze globali, come la Cina e la Russia, sta crescendo in America Latina. Pechino, in particolare, ha intensificato i suoi investimenti economici e infrastrutturali nella regione, mentre Mosca ha rafforzato i legami militari e politici con Paesi come il Venezuela e Cuba. La creazione dell'AMERICOM potrebbe quindi essere interpretata come una risposta a Russia e Cina, con l'obiettivo di riaffermare il predominio statunitense.

La proposta ha già suscitato preoccupazioni tra i Paesi dell'America Latina, molti dei quali potrebbero vedere l'AMERICOM come una minaccia alla loro sovranità. Un comando militare unificato che copre l'intero emisfero occidentale potrebbe essere percepito come un tentativo di militarizzare ulteriormente la regione, con il rischio di interferenze negli affari interni dei singoli Stati.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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