Andrea Zhok - Morte Raisi. "Il sospetto di un sabotaggio è naturalmente forte, per due motivi"

Andrea Zhok - Morte Raisi. "Il sospetto di un sabotaggio è naturalmente forte, per due motivi"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di Andrea Zhok*

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il ministro degli esteri iraniano Hossein Amirabdollahian sono morti ieri in un incidente aereo. L'elicottero che li trasportava dal confine dell'Azerbaijan, dove avevano inaugurato una diga tra Iran e Azerbaijan, si è schiantato al suolo in una zona impervia, non lasciando scampo ai viaggiatori.

Che si sia trattato di un incidente - il tempo è peggiorato improvvisamente nell'area - o che si sia trattato di un sabotaggio è questione aperta, e non è detto che la verità venga a galla.

Il sospetto che possa trattarsi di un sabotaggio è naturalmente forte, per due motivi.

Il primo è che a collassare è stato solo uno dei tre elicotteri che facevano il percorso di ritorno verso Tabriz e precisamente quello che trasportava il presidente e il ministro.

Il secondo è che la figura di Raisi è stata strategica in questa fase per la collaborazione con Russia e Cina. Raisi era considerato un moderato sul fronte interno, il che lo rendeva una figura di conciliazione e allentamento delle tensioni interne, ed è stato il promotore dell'adesione dell'Iran ai Brics, oltre che di altre iniziative di collaborazione.

In quest'ottica la decapitazione della leadership iraniana rappresenta un elemento di destabilizzazione interna e internazionale che non può che compiacere il fronte israelo-americano.

Ma questo naturalmente non prova nulla; potrebbe trattarsi davvero di un mero incidente.

E tuttavia è importante capire anche quale sarà la verità che si deciderà di lasciar trasparire dall'analisi dei resti dell'elicottero. Se si trovassero tracce di sabotaggio - o se qualcuno decidesse comunque di accreditare questa versione - questo potrebbe essere il prodromo di una guerra regionale senza esclusione di colpi.

Entro 50 giorni si terranno nuove elezioni in Iran, per definire la squadra che governerà il paese a seguire. Vista la posta in gioco per molte potenze estere è probabile che fioccheranno interferenze e interventi volti a condizionare il voto.

Staremo a vedere.

*Post Facebook del 20 maggio 2024

Andrea Zhok

Andrea Zhok

Professore di Filosofia Morale all'Università di Milano

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Le "non persone" di Gaza di Paolo Desogus Le "non persone" di Gaza

Le "non persone" di Gaza

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez di Fabrizio Verde Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez di Geraldina Colotti Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn di Giorgio Cremaschi Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio di Marinella Mondaini Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

La mannaia dell'austerity di Giuseppe Giannini La mannaia dell'austerity

La mannaia dell'austerity

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin di Antonio Di Siena Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura di Michelangelo Severgnini 20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’  di Andrea Puccio LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute di Giuseppe Masala La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa" di Paolo Arigotti La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"? di Michele Blanco Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

 Gaza. La scorta mediatica  Gaza. La scorta mediatica

Gaza. La scorta mediatica

Il Moribondo contro il Nascente Il Moribondo contro il Nascente

Il Moribondo contro il Nascente

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti