Bangladesh: tre dirigenti arrestati per l'incendio alla Tazreen
L'accusa disumana: aver impedito ai lavoratori di evacuare. Molti marchi occidentali clienti della fabbrica
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Dulal Uddin, Hamidul Islam e Al Amin, tre dirigenti della fabbrica tessile andata a fuoco domenica a Dacca, in Bangladesh, sono stati arrestati con l'accusa di aver impedito agli operai di evacuare dall'edificio. Almeno 110 persone sono morte. "Tutti e tre gli arrestati sono manager della Tazreen. I sopravvissuti ci hanno detto che non hanno permesso ai lavoratori si scappare, affermando che fosse un'esercitazione. Ci son anche accuse che hanno addirittura serrato le porte.", ha dichiarato Habibur Rahman, capo della polizia di Dacca ad AFP. Sopravvissuti e testimoni hanno confermato sempre ad AFP che i lavoratori, molti dei quali donne, hanno cercato di scappare dall'edificio in fiamme - che rifornisce di vestiti le marche internazionali comprese Walmart, C&A e Li & Fung – ma sono stati ostacolati.
Rahman ha anche dichiarato che la polizia ha iniziato le indagini contro il proprietario della Tazreen, Delwar Hossain, proprietario di Tazreen, dopo che gli ispettori hanno accertato come i permessi fossero per la costruzione solo di tre dei novi piani dell'edificio. Intanto, affiorano notizie sui clienti della fabbrica. Tra loro numerosi marchi occidentali, come Disney Pixar, Wal-Mart e Sears. I giornalisti di Associated Press presenti sul posto hanno infatti scoperto vestiti e registri degli ordini di produzione. In particolare, hanno trovato immagazzinati pantaloncini della marca Faded Glory di Wal-Mart e del brand di stile hip-hop Enyce, di proprietà di Sean Diddy Comb. Rappresentanti di Wal-Mart hanno dichiarato che prima dell'incendio non sapevano che l'azienda producesse abiti per il marchio. Lo scorso anno, la catena di supermercati americana aveva ricevuto un rapporto che definiva la fabbrica "ad alto rischio".