Caso Skripal, Conan Doyle si rivolta nella tomba. Ora Scotland Yard è costretta a dire: "galeotta fu la maniglia"

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Caso Skripal, Conan Doyle si rivolta nella tomba. Ora Scotland Yard è costretta a dire: "galeotta fu la maniglia"

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Conan Doyle si starà rivoltando nella tomba constatando la dabbenaggine di tanti inglesi (tra i quali la totalità dei giornalisti di regime) che solo ora, dopo più di 20 giorni dal “caso Skripal”, si rendono conto della incongruenza tra il contemporaneo accasciarsi, su una panchina di Salisbury, di Sergei Skripal con la figlia e la “ricostruzione ufficiale” dell’avvelenamento con il famigerato Novichok. Speriamo che tra non molto si domandino anche come mai - nonostante il Novichok sia “dieci volte più micidiale del Sarin” - Sergei Skripal e la figlia siano ancora vivi.

Ma torniamo alla faccenda della panchina.
 

Finora, secondo le veline di Scotland Yard rifilate ai media, il Novichok era stato spruzzato (ovviamente, dai Russi) su indumenti posti nella valigia di Julia Skripal, arrivata in aereo da Mosca il 3 marzo (atterraggio all’aeroporto di Heathrow alle 14.40); il giorno dopo, alle 9.15, Julia Skripal (che certamente già indossava l’indumento “avvelenato”) viene vista con il padre in macchina; alle 14.20 i due vanno a mangiare al ristorante Zizzi; ne escono alle 15.35 per andarsi a sedere sulla famosa panchina dove saranno trovati entrambi riversi e privi di sensi. Si, ma se il Novichok sull’indumento (i giornali avevano parlato di uno slip) indossato da Julia ha impiegato più di sei ore per agire come avrebbe fatto a far svenire contemporaneamente i due? Indossavano entrambi mutandine arrivate da Mosca? Davvero improbabile.

Questa considerazione già circolava da settimane in Gran Bretagna sui social, ma solo giorni fa ha meritato l’attenzione dei tabloid. Ed ecco allora la nuova versione di Scotland Yard (ovviamente ripresa come Vangelo da “autorevoli” media come la RAI o Repubblica). Il contatto con il Novichok è avvenuto non già attraverso un indumento contaminato ma toccando la maniglia (d'ingresso o di uscita… maniglia spalmata anche con un urticante... maniglia spalmata anche con corrosivo… sui media le “ricostruzioni” si sprecano) del portone di casa. Davvero bizzarro che due persone, per uscire di casa, afferrino entrambi la maniglia del portone. E allora, in subordine, sempre da Scotland Yard, l’altra ipotesi: il Novichok è stato messo nel sistema di ventilazione dell'automobile.
 

Si, ma se l’attentato è stato realizzato a Salisbury e non in Russia, perché mai si continua ad accusare soltanto gli agenti segreti di Putin? Ovviamente, sui media, non se lo domanda ancora nessuno.
 

Francesco Santoianni



P.S. Nella foto in copertina due poliziotti, privi di qualsiasi protezione, davanti al portone della casa di Skripal dove, a detta di Repubblica, è stata rilevata “la massimaconcentrazione del Novichok (dieci volte più micidiale del Sarin)”

 

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