Come la Cina ha sconfitto il Covid. Una testimonianza smaschera le fake news nostrane (parte terza)
La Cina è riuscita ad arginare il coronavirus anche nell’insorgere della più insidiosa variante delta. Al 26 agosto il numero ufficiale dei nuovi contagiati si attestava a sole ventisei unità. Nel diffondere le statistiche cinesi, i media europei insinuano però sempre il tarlo del dubbio sulla reale veridicità dei dati forniti. Eppure per capire con che intensità Pechino si stia adoperando per contrastare la diffusione di nuovi contagi basterebbe provare a parlare con gli italiani residenti in Cina o con chi prova a recarvisi da un paese estero.
In due pezzi - Prima Parte e Seconda Parte - precedentemente pubblicati sulla nostra testata online, abbiamo raccolto la testimonianza di Shixiong Wang insegnante, traduttore e scrittore che vive in Italia e parla fluentemente sia italiano che cinese, che dall’Europa nei giorni scorsi si era imbarcato su un aereo, avendo come meta, appunto, la Repubblica Popolare Cinese. Lo avevamo lasciato alle prese con le rigide procedure di controllo covid una volta giunto all'aeroporto di destinazione.
Ecco il seguito della sua testimonianza diretta:
La città dove è atterrato il volo si chiama Taiyuan (il capoluogo della provincia dello Shanxi, con una popolazione di 5,3 milioni di abitanti). Subito dopo i controlli all'aeroporto sono stato sottoposto a isolamento medico obbligatorio (la prima fase a Taiyuan è di due settimane, e anche la seconda fase nella mia città è di due settimane). L'intero hotel è utilizzato per l'isolamento e su ogni piano è presente personale che offre aiuto. Per garantire la sicurezza di tutti, io e altri viaggiatori internazionali dobbiamo vivere nella stanza e non possiamo uscire. Mi hanno dato una camera tripla (abito da solo) con bagno privato. Costa 25 euro a notte. Un medico mi manda i pasti tre volte al giorno. Ogni menù completo costa 3 euro e comprende un piatto di base (riso/pasta/doushabao/huajuan/ravioli), due piatti con carne, un piatto di verdure, una zuppa, una frutta (mela/arancia/banana) e uno yogurt. Per i musulmani c'è un menù halal. I pasti vengono messi su una sedia disinfettata fuori la mia stanza per evitare contatti diretti. Ogni stanza è dotata di disinfettante, ogni giorno devo disinfettare tutte le spazzature (con sacchi specifici) lasciate fuori dalla porta e le feci (che possono trasmettere virus via tubi).
Il costo della quarantena dipende dalla città in cui si trova l'hotel e dal livello dell'hotel. All'inizio, il governo cinese pagava tutti i costi della quarantena, ma poiché l'epidemia è durata troppo a lungo e il numero di persone che tornano a casa è troppo grande, il governo ha deciso di far pagare una parte del costo alle persone in quarantena.
Tutte le persone in quarantena entreranno in due gruppi WeChat prima di entrare in hotel, uno è responsabile dei servizi generali (pasti, poste, acqua minerale gratuita, problemi personali) e l'altro è responsabile dei servizi medici. Devo riferire la mia temperatura due volte al giorno al medico che mi cura. Ogni due giorni un medico verrà in camera mia per farmi due tamponi o un test sierologico. Tutti i servizi medici sono gratuiti. Le persone con sintomi verranno portate con trasporto speciale in ospedale subito per ulteriori accertamenti. Prima di essere messo in quarantena ero abbastanza preoccupato per questo tipo di vita, ma ora sono abituato a lavorare a distanza nella mia stanza ogni giorno.