Consiglio Europeo: tutto da aggiornare al 6 maggio, stranamente il giorno dopo la sentenza di Karlsruhe
di Danilo Della Valle
Dopo il Consiglio Europeo di ieri si continua a parlare sempre delle stesse cose, Mes, Coronabonds, Recovery Fund, a mio avviso in modo errato.
Questione Mes: chi ulula, come Salvini e Meloni, che ieri è stato "approvato" per l’ennesima volta il Mes dice una bugia.
Il Mes, come detto precedentemente, non è stato "richiesto" perché ha bisogno di un iter singolo del Paese che ne chiede l'attivazione avviando "trattative" con Commissione Ue, Bce, FMI e via dicendo.
Tuttavia la cosa preoccupante è che il Mes sarà sicuramente nel pacchetto previsto dalla Ue, e che resta uno strumento di erogazione già pronto, con le condizionalità solitamente molto dure (perché il Mes senza condizionalità è come se fosse un ossimoro) e con una potenza a mio avviso non dirompente, vista l’entità della crisi e la quantità di paesi che abbraccia, ma questo non significa che verrà chiesto dall'Italia, come ha dichiarato Conte.
Se il governo richiedesse il Mes, sbaglierebbe di grosso.
Questione Recovery Fund, di cui tutti parlano. Bene che si parli di un nuovo strumento, ma si deve capire bene, ad oggi sono solo parole, e si devono leggere i dettagli. Innanzitutto si deve trovare l’accordo su come finanziarlo, saranno soldi elargiti a fondo perduto, come vogliono Francia, Italia e Spagna o saranno prestiti “leggeri” come chiedono i paesi del nord?
Ad oggi l’unico intervento possibile e più importante sarebbe quello della BCE. (a tal proposito allego la lettera interessante di diversi economisti sulla questione temi.repubblica.it/…/ue-e-bce-non-e-cosi-che-si-supera-la-…/ )
A proposito di BCE e quantitative easing, segnatevi questa data:
5 Maggio.
Per gli appassionati di calcio ricorderà il 2002, tragico per gli interisti, ma questo del 2020 può significare il tracollo per altri motivi; la corte costituzionale tedesca di Karlsruhe si esprimerà sulla legittimità del Quantitative Easing della BCE. Un parere negativo potrebbe avere effetti importanti, e devastanti, su euro, Unione Europea e BCE.
Tanto è vero che le dichiarazioni di ieri sembrano tutte da “aggiornare al 6 Maggio”, stranamente il giorno dopo la sentenza.
Fino a quella data, è tutto in gioco e niente è definitivo.